1. Silvia e sarah


    Data: 21/11/2022, Categorie: Etero Autore: Loungelizard, Fonte: Annunci69

    ... sviluppato un certo fiuto.”
    
    Si rimise sdraiata a ricevere i raggi del sole. Io avevo un’erezione sempre più tosta e trovarmi lì sdraiato a mezzo metro da lei in quelle condizioni, in silenzio, mi pareva surreale. Chiusi gli occhi di nuovo e ripresi a far viaggiare la testa. Forse mi addormentai leggermente.
    
    A un certo punto sentii un clic secco che mi fece sobbalzare. La vidi intenta a regolare la messa a fuoco della reflex con l’obiettivo a una ventina di centimetri dalla mia cappella.
    
    “Stavi dormendo, era troppo invitante...perdonami” e subito dopo scattò di nuovo.
    
    “Sto schiantando di caldo, andrei a fare una doccia se permetti”. “Ma certo, vai pure nel bagno di camera mia, è più comoda”. Andai mentre riguardava con attenzione le due fotografie appena prese, sul piccolo monitor della macchina fotografica. La doccia era uno stanzino inserito dentro il bagno, completamente rivestito di lastre in pietra color antracite e provvista di una panca in muratura ugualmente rivestita. Pigiai un interruttore situato accanto all’ingresso e il piccolo locale si illuminò con una luce inizialmente verde, che pochi secondi dopo divenne rossa, per cambiare colore ancora. Aprii l’acqua e mi feci travolgere dall’effetto pioggia fitta appoggiandomi con le braccia puntate alla parete di fronte a me. Mentre godevo del beneficio che l’acqua tiepida dava alla mia pelle si spense improvvisamente la luce della cromoterapia, e l’ambiente diventò buio. “Permesso...” sussurrò con un filo di ...
    ... voce e in un istante sentii i suoi capezzoli strusciare sulla mia schiena, mentre le sue braccia mi cingevano scivolando e andando a prendere i miei. Sussultai. Una mano si staccò dal mio petto e all’improvviso il forte getto d’acqua divenne gelido. Reagii con un mezzo urlo. Poi tornò subito tiepida e la mano riprese a scivolare di concerto con l’altra sul mio addome. La sensazione del suo seno che pressava sulla schiena aveva del sublime. Le braccia e le mani lavoravano con sapienza sul mio corpo e quando la destra arrivò a prendere la verga, la sinistra passò dietro infilandosi tra le gambe per raggiungere i testicoli. Sempre sottovoce mi disse di salire in piedi sulla panca, mi agevolò accompagnandomi come si fa con un cieco. Mi puntai con le due braccia aperte alle due pareti della stanza e sentii le sue labbra appoggiarsi alla cappella per farla scivolare in bocca. Impossibile descrivere quello che è stato uno dei migliori pompini ricevuti in vita mia. Mugolavo come una femmina, mi stava dominando come solitamente amo fare io. Quando sentii iniziare l’orgasmo lo annunciai dichiarandolo e si staccò improvvisamente lasciandomi col fiato in affanno.
    
    “Eh no. Non ti faccio venire così. Non ora.” Si riaccese la luce multicolore e mi porse una mano per aiutarmi a scendere. Ero stravolto e confuso, era visibilmente eccitata anche lei.
    
    “Vieni porco” e mi condusse in camera. Si posò al centro del letto con fare da gatta, sfiorandosi la vulva con una mano. Prese dal comodino ...
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