1. Francesca trova il suo posto – Collana L’inferno e l’abisso Vol. V


    Data: 19/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Incesti Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... cosa seria. La condusse nella stalla senza una parola e senza un sorriso. Lei sembrava impassibile, ma più volte si domandò se non era meglio chiuderla lì e tornarsene a casa. Poi si riscosse, mai pensò, l’ho desiderato tanto e forse ho anche scelto la persona giusta, almeno il posto è molto gradevole si disse. Poi si spogliò e si consegnò a quello che per un mese sarebbe stato il suo padrone assoluto. Sarebbe dipesa da lui in tutto e per tutto.
    
    Il corpo nudo di Helga era magnifico e quegli anelli che adornavano il suo corpo erano stupendamente funzionali. Il Master ne era incantato, aveva studiato per poterla addestrare nel migliore dei modi e aveva acquistato i migliori finimenti.
    
    Lei si era spogliata ed ora era nuda. Nessuna parola era stata scambiata. Poi lui la toccò e lei si irrigidì, ma non si sottrasse. Lui iniziò a bardarla e mentre lo faceva l’accarezzava e la blandiva come una bestia, lei iniziò a rilassarsi, ma era sempre molto guardinga. Poi le lego le mani dietro la schiena, molto in alto, praticamente sotto le scapole. Gli ci volle un po’ di tempo per bardarla, era la prima volta, nei giorni successivi ci mise molto meno.
    
    Helga viene bardata con tutti i finimenti. Le stringhe che univano il morso alle redini scendevano verso il basso passando negli anelli dei capezzoli e poi ancora giù verso le grandi labbra, passando sempre per gli anelli e infine si ricongiungevano nell’anello che le era stato applicato al clitoride. Quando le mise il morso di cuoio ...
    ... in bocca lei scosse la testa ed ebbe la sua prima ribellione. Lui le strinse indice e pollice sul naso, lei aprì la bocca e lui inserì il morso. Poi la tirò per le cinghie e seno e fica si tesero dolorosamente. Lui le parlò come ad una bestia, non si aspettava nessuna risposta che infatti non ci fu. – Questo sistema non sarà necessario quando avrai imparato ad obbedire prontamente ai comandi – le disse il Master, – inizialmente è molto utile per controllarti meglio e lo applicheremo ogni volta che sarà necessario. – Lo era, ogni strattone alle redini si trasmetteva dolorosamente alla bocca della puledra e contemporaneamente ai suoi capezzoli e giù fino al clitoride. Helga lo sapeva e sapeva che non le conveniva ignorare quei comandi. E soprattutto capì che quel Master, anche se era la prima volta, che usava una puledra non l’avrebbe delusa. Da quel momento si sentì in buone mani e si affidò a lui con fiducia. Ma essendo anche per lei la prima volta ed essendo ribelle di natura non fu per niente facile. Il fatto che desiderasse diventare una puledra facilitava il compito solo in minima parte, come donna era testarda e bisbetica, come novizia era inquieta e recalcitrante. Dopo mezz’ora che era arrivata era comunque impotente e pronta per la sua prima lezione. Le calzature alte e senza tallone erano incredibilmente instabili, fino a quando non capì quale era la postura corretta. Anche lei aveva studiato, ma un conto era la teoria ed un’altra la pratica. Il Master le sussurrò – ...
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