1. Zaino in spalla e passione tra viaggiatori


    Data: 15/11/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: fitness1992, Fonte: Annunci69

    ... avevo io uno in tasca (non fumavo ma poteva sempre servire per via del fornelletto a gas). Più fumava la sua sigaretta e più la conversazione si fece interessante ed allo stesso tempo spinta. Vedevo che mi stuzzicava con le sue domande, per vedere in me una reazione.
    
    Mi disse poi: “Beh i baci o si danno bene oppure è meglio non darli”.
    
    Io le dissi: “Uno sulla guancia non ti basta?”
    
    Lei: “Così lo posso dare ad un parente o a mio fratello”
    
    Risposi prontamente “D’accordo avvicinati e vediamo come va”.
    
    Lei si mise davanti a me a 5 cm di distanza, continuava a sfidarmi. Fui io che la baciai per primo e da lì le nostre labbra rimasero incollate per parecchio tempo fin quando entrambi desiderosi dei nostri corpi, decidemmo di esplorare ciascuno quello altrui.
    
    Fu così che la mia mano delicatamente entro nei suoi slip e si insinuò tra le sue parti intime. Vedevo ora il suo volto di godimento e non più quella smorfia da tentatrice. Ci eravamo dimenticati del tempo passato ma non importava in fondo non dovevamo giustificarci con nessuno.
    
    Lei sbottono i miei pantaloni e rimase decisamente colpita di come la mia nudità era già in estasi. Ci sfiorammo fin quando mi disse: “Ci dobbiamo fermare qui, sono impegnata e poi non si può continuare”.
    
    Le confermai di essere impegnato anche io e che quello che fosse successo lì, sarebbe rimasta lì.
    
    L’avevo convinta e riprendemmo a sfiorarci, toccarci, assaporarci con la bocca e la lingua fin quando mi chiese se avessi un ...
    ... preservativo.
    
    Aprì il portafoglio e la casualità volle che ci fosse un preservativo. Lei fu contenta, lo notai dal suo sguardo malizioso. So che si stava chiedendo cosa ci facessi con un preservativo.
    
    L’importante fu dopo, sul quel masso stavo scomodi, per cui dopo alcuni minuti decisi di girarla di schiena. Lei era poggiata ad un albero e potevo solo essere contento di quel sedere così sodo e così perfetto.
    
    Ansimava ed aumentava il volume della voce. Le dissi di non esagerare, in fondo le tende non erano distanti. Oltre il prato c’erano anche delle abitazioni. Era buio ma sempre meglio non attirare l’attenzione dei curiosi.
    
    Si susseguirono diversi colpi e la penetrazione divenne sempre più intensa fin quando non raggiunsi l’orgasmo. Ero ancora super-eccitato per cui continua a stuzzicarla nuovamente con un “lavoro di mano”.
    
    Ci rivestimmo e poi ritornammo entrambi alle nostre tende, con la promessa che il giorno seguente saremmo ripartiti insieme.
    
    Una volta in tenda, mio cugino mi chiese se tutto fosse ok. Io gli risposi: “sisi molto bene”.
    
    Lui: “è durata molto questa sigaretta!”
    
    Io “non mi sono accorto del tempo”
    
    Ovviamente sospettava qualcosa, vedendo la patta dei pantaloni più gonfia del solito.
    
    La mattina successiva però mi accorsi presto che i nostri percorsi non sarebbero stati gli stessi. Ci rimasi inizialmente male ma del resto quello che è successo è stato frutto del caso. Ci salutammo come nulla fosse e tutti riprendemmo i rispettivi ...