1. Tripla verginità colta


    Data: 15/11/2022, Categorie: Anale Hardcore, Prime Esperienze Autore: MasterBg, Fonte: xHamster

    Uscivo con lei come amico, non mi interessava minimamente per altre cose. Magra, troppo magra, alta e con un seno minuscolo, bianchissima di carnagione, capelli lunghi neri. In pratica, Morticia Addams ma senza fascino, perchè portava pure gli occhiali.
    
    Oltre ad essere poco attraente, si vestiva sempre troppo coperta, sempre pantaloni e camicie, oppure felpe. Insomma, poco da apprezzare. Però, nel mio essere un buon samaritano, mi faceva in qualche modo simpatia, e quindi, a volte, la portavo fuori con me. Pizza, due chiacchiere, e poi la riportavo a casa. Due bacini casti sulle guance, e via.
    
    Con il passare del tempo, però, cominciò ad irritarmi il suo carattere schivo e totalmente asessuato. Se non parlavo io lei era piuttosto silenziosa, e se accennavo ad argomenti sessuali, si infiammava in volto e non apriva più bocca. Cominciai a dubitare che fosse ancora vergine. Ai tempi io avevo 40 anni suonati, un fisico ancora tonico, un discreto fascino. Insomma, avevo le mie carte da giocare. Lei si avvicinava ai 30, ma senza averli ancora compiuti. Trovavo impossibile che non avesse mai avuto rapporti sessuali, ma il suo atteggiamento me lo faceva pensare.
    
    Così, una sera, feci in modo di farla bere, sapendo che non reggeva l'alcool, così, mentre la riportavo a casa, dopo la solita pizza, ma con quasi una birra media in corpo, le si sciolse la lingua e continuò a ridere per tutto il tragitto. Dapprima mi confessò di avere avuto un fidanzato che, però, non avevano ...
    ... consumato perchè lui voleva aspettare dopo le nozze. Dopo era uscita con altri ragazzi ma non aveva combinato nulla. Così, era ancora vergine. Nell'apprenderlo, ogni centimetro del mio corpo, ogni pelo, ogni goccia di sangue, tutte le ossa ed i muscoli, andarono in fibrillazione. Mi partì un erezione gigantesca, facevo fatica a tenerlo nei pantaloni, mi scoppiava. Allora, in un unico movimento, mi slacciai il primo bottone dei jeans e me li calai a mezza coscia insieme alle mutande. Lei stava ridendo di una mia battuta precedente, e non si accorse di nulla. Nel buio della notte, la strada buia, il cruscotto completamente oscurato (regolabile dal volante) il mio cazzo in erezione rimase nascosto. Invece che portarla a casa, deviai su una strada ancor meno battuta, dove sapevo esserci un posto dopo poterci appartare in tutta tranquillità.
    
    Lei non si accorse subito del cambio di tragitto, solo dopo qualche minuto, mentre ancora ridacchiava, si rese conto che stavo fermando la macchina nel parcheggio di una zona industriale isolata. Mi guardò stranita, io le presi la mano e me la portai al cazzo. Quando lo senti così enorme e vigoroso, avvampò violentemente, e dopo un secondo ritrasse di s**tto la mano.
    
    "Che stai facendo?" mi chiese
    
    "Mi hai fatto venire il cazzo duro, non si vede? Sarebbe ora di perdere la tua verginità" risposi
    
    Lei scosse la testa.
    
    "Ho paura, tante mie amiche mi hanno detto che fa male, ed io ho paura del dolore"
    
    Le sorrisi, comprensivo.
    
    "Se è solo ...
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