1. La nipotina leccapiedi - cap 4


    Data: 08/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DominazioneDomestica, Fonte: EroticiRacconti

    -Ciao nonna, posso venire a trovarvi questa sera?-.
    
    La telefonata arrivò molto gradita. La stavano aspettando. Altea e Valerio volevano instaurare un rapporto continuativo di sottomissione con la loro nipotina.
    
    Se non li avesse chiamati lei lo avrebbero fatto loro.
    
    -Certo tesorina, ti aspettiamo volentieri. Manda un messaggio quando parti così ci organizziamo per la cena-.
    
    -Farò tardi, devo sostituire una collega per qualche ora. Voi mangiate, io mi arrangerò con un panino-.
    
    -Non se ne parla nemmeno. Viene la nostra nipotina e sarà un piacere mangiare assieme-.
    
    Quei scambi tipici di un affetto familiare la scaldarono. Viveva da sola in città da molto tempo, lontana dai genitori e quei nonni li vedeva comunque molto raramente. Si sapeva arrangiare in tutto, ormai, ma scoprì che sentirsi avvolta da persone rassicuranti le dava piacere. Voleva ancora quel tono dolce che la accarezzava.
    
    Quando arrivò da loro indossava ancora la divisa. I nonni, benché vestiti con abbigliamento casalingo, avevano una certa signorilità ed eleganza.
    
    Questa volta non aspettò l’invito di Valerio e, appena chiusa la porta, si inginocchiò per baciare le calzature e le caviglie.
    
    -Ciao nonna, ciao nonno, è un piacere rivedervi-.
    
    Si stupì anche lei quando, terminato il saluto, pose la fronte a terra e restò in attesa, quasi dovesse aspettare un loro ordine. Non aveva pensato a questo. Nella sua programmazione durante il viaggio vi era solo il bacio ai piedi.
    
    I coniugi la ...
    ... guardarono a terra e sorrisero tra loro. La lasciarono giù un po’ più del dovuto per accertarsi che attendesse l’ordine e, dopo che avevano avuto la conferma, la lasciarono a terra per farglielo attendere.
    
    -Tesorina, alza il capo-.
    
    Il tono, al solito, era morbido, come se le avessero chiesto di dar loro il giubbotto per scoprirsi. Notò che non le avevano detto di alzarsi, ma solo di sollevare il capo. Si ritrovò così inginocchiata, seduta sui talloni, che guardava dal basso il loro sorriso che l’aveva conquistata. Se non fosse stata per la posizione, avrebbe detto che era il tipico sorriso di due nonni che le trasmetteva serenità.
    
    Entrambi le accarezzarono delicatamente il viso.
    
    -Ben arrivata Francy, ci fa piacere tu sia qui. Ti abbiamo preparato l’acqua calda nella vasca, così potrai rilassarti e cambiarti-.
    
    Le piacque moltissimo quell’attenzione verso di lei.
    
    -Ho deciso all’ultimo momento di chiedervi se potessi venire qui. Non ho il cambio-.
    
    Lei voleva giustificarsi per il fatto che avrebbe dovuto tenere indosso la divisa del lavoro.
    
    -Se non hai problemi davanti a noi, puoi restare nuda, non ci dispiace e fa caldo, siamo in famiglia, del resto. Ma se hai remore non preoccuparti-.
    
    Riuscivano ad essere rassicuranti ed amorevoli anche nel momento in cui la invitavano alla nudità, come fosse cosa naturale. La naturalezza la sorprese e non le fece avvertire nulla di negativo. D’altrocanto era stata la stessa naturalezza vissuta quando aveva passato la ...
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