Che figli di putt…. mi avete preso per il culo...
Data: 08/11/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
... smettere, ma ottenni l'esatto contrario perché lei continuò a tastarmi il cazzo che iniziò a gonfiarsi come un pesce palla. Poi, lentamente, mi tirò giù la zip. Io facevo fatica a respirare. Dicono che le persone che soffrono di cecità hanno spiccate capacità con gli altri sensi e temevo che lui sentisse il rumore della cerniera che scorreva giù. Lo osservavo con estrema attenzione per vedere se per caso avesse capito qualcosa ma, per fortuna, continuava a parlare con naturalezza. Nel frattempo Anna aveva tirato fuori il mio cazzo e, abbassata la testa, lo prese in bocca. La sua lingua iniziò a muoversi lungo il mio cazzo. Poi lo tirò fuori dalla bocca e poi ancora dentro, fino alla gola. Io facevo una fatica bestiale a non emettere suoni di piacere. A un tratto sentii la vena del mio cazzo gonfiarsi sempre di più, segno inequivocabile che stavo per venire. In un barlume di lucidità, mi alzai di scatto e, scusandomi, dissi che mi ero ricordato di avere un impegno di lavoro e che dovevo andar via.
Prima di accomiatarmi, lui mi invitò a pranzo per l’indomani. Io provai a buttare qualche scusa ma lui fu irremovibile. Sapevo che l’indomani lei sarebbe stata ancora più audace e questo mi terrorizzava, anche se, allo stesso tempo, mi eccitava terribilmente.
Quella notte non riuscii a dormire: il pompino che mi aveva fatto, il suo sguardo, il suo sorriso, tutto ronzava nella mia testa. La mattina mi trovò eccitato e convinto. - “Ancora poche ore e mi godrò il fatto di essere ...
... sedotto” – pensai - “Stavolta non avrò incertezze. Ho una voglia matta di baciarla, di accarezzarla, di spogliarla, di lasciarmi spogliare. Non avrò scrupoli come ieri, no di certo.”
Fui puntuale all’appuntamento. All’orario previsto ero davanti al loro portone. Anna aprì. Stavolta era avvolta in un bianco accappatoio. Aveva appena fatto la doccia e profumava di bagnoschiuma. Mi salutò ancora una volta abbracciandomi. Io ero già col cazzo duro e lei lo sentì perché mi sorrise con malizia. Entrammo, e suo marito, seduto sempre sul divano, si alzò per venirmi incontro. Ci baciammo sulle guance e ci sedemmo sul tavolo. Iniziammo a colloquiare del più e del meno mentre Anna andò in cucina a preparare un aperitivo. Quando ritornò con un vassoio con i bicchieri, poco mancò che mi venisse un ictus. Si era tolto l’accappatoio ed era completamente nuda. Si muoveva in modo naturale, come se fosse vestita di tutto punto. Quando fu accanto a me, mentre mi offriva il bicchiere, non resistetti e le accarezzai con una mano il sedere. La sua pelle era morbida come velluto e liscia come seta. Davanti era perfettamente depilata, ad eccezione di un ciuffo di peli curati che coronavano il pube. Decisi di assecondare il suo gioco e, lentamente, iniziai a spogliarmi anch’io. Mi tolsi la giacca, la camicia, poi mi sbottonai i pantaloni e li tirai giù insieme alle mutande. Lei mi si sedette accanto. Suo marito continuava a raccontare deliziosi aneddoti mentre io cominciai a masturbarla, piano, con ...