02 Avventure di viaggio
Data: 02/11/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
... il mio limite di sopportazione solito. La lasciai però fare. Era carino vedere tanta gioia per così poco.
Volle vedere il balcone di Giulietta e Romeo, l’arena e poi iniziammo a passeggiare per le vie del centro storico. Le dissi che avevo una sorpresa in serbo per lei. La lasciai un po’ sulle spine mentre faceva domande per scoprire cosa fosse. – hai fame? – sì, molta. – Allora andiamo a gustarci la tua sorpresa. Avevo prenotato un tavolo all’ Antica Bottega del Vino, un posto che mi piace moltissimo per l’atmosfera, il cibo e, ovviamente per il bere. Mi aveva confessato in uno dei nostri scambi epistolari che le piaceva molto il vino, ma che gli amici con cui usciva la portavano sempre in birreria. Le organizzai una degustazione guidata. Prendemmo diversi calici di vini veneti e glieli feci provare aiutandola a cogliere le sfumature ed i sentori al naso e al palato. Non ci capiva un granchè, ma si divertì molto. Come ciliegina sulla torta chiesi poi al proprietario se ci permetteva di scendere in cantina. E’ una delle più fornite d’Italia, con migliaia di bottiglie, alcune delle quali estremamente rare. Il sommelier del ristorante ci parlò di alcune di queste e della loro storia. Io mi emoziono sempre in quel posto e credo dalla quantità di wow che emise in pochi minuti che anche lei rimase sorpresa e molto affascinata.
Tornando verso la macchina camminavamo abbracciati. Continuava a parlare della serata e di come si fosse divertita. Al parcheggio si girò e mi ...
... baciò, mettendomi direttamente la lingua in bocca. Mi prese alla sprovvista, e credo non ebbi tempo di farmi troppe storie per l’età. La spinsi contro l’auto e continuai a limonarla. Ora la volevo.
Con una mano le afferrai un seno. Non portava reggipetto e non immaginavo che avesse delle tette così grandi, ben nascoste dal maglione largo che indossava. Doveva avere un fisico da urlo. Salimmo in auto e uscimmo dalla città. La mia mano era sulla sua coscia, e continuavo a muoverla accarezzandogliela. Lei fece altrettanto con me. Salii fino al suo sesso. La sua mano destra afferrò con forza la mia. Pensavo volesse fermarmi, invece allargò le gambe e me la tirò forte contro di lei, strusciandola contro la cerniera dei pantaloni. Emise un gemito.
Decisi di fermarmi il prima possibile e mi infilai in uno spiazzo buio in periferia. Era un posto terribile, ma in quel momento non credo le interessasse, e nemmeno a me.
Ci baciammo di nuovo, quasi con violenza. Mi spostai sul suo sedile e lo feci reclinare completamente. Poi mi dedicai a lei. La mia mano sotto il maglione si era impossessata di nuovo del suo seno morbido e burroso. Aveva la pella morbidissima, vellutata. Lei iniziò invece a cercare il mio cazzo. Le sbottonai i jeans e lei si inarcò sulla schiena, abbassandoseli fino alle ginocchia. Iniziai allora a masturbarla. Mi piace vedere lo sguardo delle ragazze quando godono, gli occhi che si dilatano, la bocca che rimane un po’ aperta, il respiro che accelera. Anche lei ...