1. 02 Avventure di viaggio


    Data: 02/11/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... domande a cui dovevo rispondere per evitare 10 anni di guai. A me i guai piacciono abbastanza, o forse io piaccio molto a loro, comunque decisi di risponderle ugualmente e di aggiungere in calce una lista con questa volta solo 9 domande, mie curiosità personali alcune delle quali scelte solo per provare a metterla un po’ in imbarazzo. Iniziammo così a rimpallarci liste di domande sempre più corte ma sempre più personali finch&egrave a me tocco l’ultima.
    
    ‘Ti posso offrire una cena?’ le scrissi. La inviai, poi mi chiesi se davvero avessi voluto uscire con una quasi diciannovenne. Avevo già avuto avventure con ragazze giovani, anche se mai così giovani, ma una sera con una ragazzina… poteva diventare estremamente noiosa ed imbarazzante. Cosa avevamo da dirci?
    
    Mi rispose con una lunga email in cui mi spiegava che le sarebbe piaciuto tanto vederci ma doveva trovare un momento opportuno in cui la famiglia che la ospitava le avrebbe permesso di prendersi la sera libera. Mi disse anche che avrei dovuto darle il mio cellulare, e che aveva qualche timore visto che ci eravamo conosciuti solo su facebook. Mi mandò il suo numero e gli orari per chiamarla.
    
    Ci sentimmo al telefono e questo sembrò rassicurarla, mentre io iniziavo davvero a chiedermi che diavolo stessi facendo. La chiamata era durata forse 10 minuti, che non &egrave poco, e avevamo parlato del nulla assoluto. Ma ci eravamo accordati per una data. Ecco, io mi metto con nonchalanche in casini così.
    
    Passai a ...
    ... prenderla. Prima di salire in auto mi disse di aver mandato la targa ad una sua amica. – Non ti dispiace, vero? – No, figurati… mi sembra una buona idea. – Hai davvero una bella macchina. Qui i ragazzi del paese hanno tutti macchine piccoline. – beh, in Italia molti hanno auto piccole. La mia in America non sarebbe poi tanto grossa, vero? Rise di gusto
    
    Era una bella ragazza, chiaramente molto giovane, e si presentò con stivali, jeans attillati e un maglione molto ampio che le nascondeva completamente le forme. Mi disse poi che si vergognava un po’ perch&egrave non era magrissima come le sue amiche. Per me era una sua fissa. Parlava già discretamente l’italiano ma con un accento americanissimo che sembrava quel mito di Dan Peterson, per chi se lo ricorda. Mi raccontò un po’ della sua esperienza in italia e di come i ragazzi italiani ci provassero subito. – non sono una che va a letto la prima sera, qui in Italia i ragazzi corrono troppo. Lo lessi come un messaggio per me. Non era comunque mia intenzione provarci.
    
    Visto che eravamo in ballo, pensai di regalarle una bella serata, di quelle che avrebbe ricordato e le avrebbero fatto ricordare l’Italia con piacere. Mi piace far emozionare le persone. Godo con loro. Così guidai fino a Verona, dove mi disse di non essere mai stata nonostante fosse piuttosto vicino a dove si trovava. Pensai fosse davvero un peccato. Dimostrò di gradire l’idea con molta esuberanza e si mise quasi a saltare sul sedile, alzando il volume della radio oltre ...
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