Non è un paese per giovani... cap.3
Data: 30/10/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pulcia, Fonte: Annunci69
... amato borgo, bensì pura voglia di sesso! Distolgo questo pensiero dalla mia mente, concentrandomi sull’accogliere dentro di me quanto mi “spetta”!
Il suo cazzo duro e arrossato dall’eccitazione svetta in aria non appena viene liberato dalla costrizione. Senza proferire parola si posiziona dietro di me e, dopo aver appoggiato la punta pulsante alle labbra bollenti della mia micina, mi afferra con le sue mani callose, stringendomi per i fianchi e, con un movimento del bacino deciso e secco, mi penetra con tutto il suo arnese.
"Mmmm Roberto" non riesco a fare a meno di mugolare quando lo sento tutto dentro. "Mi stavi proprio aspettando eh?" gli sussurro con voce roca.
"Non sai quanto!" mi risponde lui immediatamente e sento la sua presa farsi ancora più stretta sui miei fianchi. Quasi me lo aspettassi, per istinto, mi posiziono meglio sul pagliericcio a terra. Giusto in tempo per "contrastare" la successiva mossa del mio amante del momento.
Come preso da un raptus Roberto comincia a scoparmi con una foga inimmaginabile, ad ogni spinta quasi esce del tutto dalla mia fighetta per poi riaffondare dentro con un sonoro schiocco. Dopo pochi affondi sento già dentro di me montare l'orgasmo, stringo con le dita la paglia sul pavimento, mi mordo il labbro inferiore come per non urlare ma, rendendomi conto che non devo nascondere il mio piacere, esplodo in un urlo di piacere che mi scuote tutta, tremante sotto i colpi del cazzo di Roberto che mi sta montando proprio come se ...
... fossi una delle vacche chiuse in uno degli altri box affianco al nostro. Incredibilmente questo pensiero mi fa venire i brividi... una vacca da monta.
Istintivamente si ferma per lasciarmi rifiatare e forse anche per non venire visto che esce da me e dai miei muscoli, che non hanno ancora smesso di contrarsi....
Per un attimo mi sembra che il tempo rallenti, sento i nostri respiri affannosi che riempiono il box, l’incredibile gocciolio dei miei umori sul pagliericcio, il distante respiro regolare dei pochi bovini rimasti nella stalla.
Dio mio. Questa cosa mi stava sfuggendo di mano. Stavo gocciolando i miei umori, dopo essere venuta, sul pagliericcio di una vera stalla! Non ho memoria di essere venuta così “copiosamente” da gocciolare... non credo di essere mai stata così eccitata, come lo ero stata nelle ultime 48 ore, in vita mia!
Al diavolo! Che mi sfugga di mano!
Mentre Roberto pensa ancora a farmi rifiatare, come quasi per non “rompermi, io cambio posizione, mi giro e mi siedo a terra. Allargo le gambe oscenamente e poi, con “foga”, mi sfilo entrambe le spalline del vestito, liberando entrambi i miei seni, ma contemporaneamente troppo di fretta per prendermi il tempo per togliermi del tutto il vestito.
Come una posseduta dal piacere abbasso la mano fra le gambe e stringo tra indice e medio il mio piccolo bottoncino gonfio e arrossato, cominciando un lento movimento circolatorio.
“Ne voglio ancora” sussurro con voce roca, lo sguardo carico di lussuria e ...