Non è un paese per giovani... cap.3
Data: 30/10/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pulcia, Fonte: Annunci69
... finiti?” esordisce Roberto allargando le braccia e facendo il gesto dell’orologio. “Lo sai come sono Emma e Franco...”
“Lo so lo so! Solo che ci siamo svegliati tardi” risponde Giuseppe imbarazzato “e poi ci siamo persi un po’ in chiacchiere...”
“E poi mi sono fatta scopare!” Intervengo io, scendendo dal furgoncino, per togliere Giuseppe dall’impasse.
I due si girano verso di me e scoppiano a ridere assieme, seguiti subito a ruota dalla sottoscritta. Credo di non aver mai riso così tanto e così di gusto come negli ultimi giorni, sembra quasi che, più passo il tempo in questo piccolo angolo di paradiso, più la mia indole introversa e timida sparisca lasciando spazio a quella che credo, a questo punto, sia la vera me...
Infatti, senza neanche pensarci due volte, continuo con naturalezza: “Ma non eravamo in ritardassimo?” Rivolgendomi a Roberto, notando la sua Enorme (con la E maiuscola) Erezione sotto la tuta da lavoro e, contemporaneamente, con una mano appoggiata al cofano del furgone mentre con l’altra mi sfilo da sotto il vestitino estivo le mutandine già fradice dei miei umori.
Roberto e Giuseppe rimangono nuovamente di stucco alla mia affermazione e, con mia grande sorpresa, noto che anche sotto i pantaloni di Giuseppe si è risvegliato qualcosa.
Roberto, ancora più eccitato e impaziente, esita un secondo e poi, quasi in imbarazzo, mi dice “Pensavo di riceverti a casa e non qui alla stalla, non ci sono molti posti dove stare comodi...” facendomi segno ...
... con la mano rivolto all’entrata della stalla.
Divertita dalla situazione surreale mi avvicino allegra ai due uomini e, prendendo la mano di Roberto mi avvio verso la stalla. Prima di entrare mi giro verso Giuseppe: “Beppe tieni caldo il furgone che poi dobbiamo schizzare da Emma e Franco!” E gli strizzo l’occhiolino.
Il contrasto fra il sole e il tepore esterno e la penombra all’interno della stalla mi fa strabuzzare gli occhi per qualche secondo. La prima cosa che mi assale è l’odore pungente degli animali ma, quando finalmente il mio sguardo si adatta all’oscurità, noto con stupore che la stalla è molto ordinata e “pulita” per quello che può essere una stalla.
Mi guardo attorno e noto subito un box vuoto alla mia sinistra con della paglia fresca a terra e, d'istinto, mi giro verso Roberto e, sorridendo maliziosamente, gli sussuro:
"Pronta per essere montata..." gli lascio la mano ed entro nel box.
Mi chino e mi metto a gattoni in mezzo alla paglia, sollevando l’orlo del vestito, lasciando così scoperto il mio sedere e la mia fighetta già luccicante della mia eccitazione.
Mi giro verso Roberto, guardandolo dal basso verso l’alto, con uno sguardo carico di desiderio, puro e semplice desiderio.
“Oh Bea” esclama Roberto, aprendo la lunga zip della tuta da lavoro, “non aspettavo altro da quando mi sono svegliato” tradendo una voglia animale di montarmi che mi stupisce e mi lusinga.
Quasi non fosse solo ed esclusivamente la voglia di ripopolare il “nostro” ...