I miei due zii (Capitolo 3)
Data: 29/10/2022,
Categorie:
Masturbazione
Tabù
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Vi ho raccontato molto su mio zio Giovanni, ma mio zio Berto era un uomo molto diverso, era alto circa un metro e settantacinque, era abbastanza in forma, pesava circa 75 chili ed aveva capelli castano scuro con gli occhi più blu che avessi mai visto. Ricordo che era sempre vestito piuttosto bene ed il centro dell'attrazione per me erano i suoi pantaloni sempre puliti, erano del tipo stretto e mostravano una protuberanza che rendeva ovvio il fatto che fosse ben dotato. Quando mi sorprendeva a guardarlo mi sorrideva, abbassava lo sguardo e qualche volta faceva correre le dita su quella protuberanza che mi faceva leccare le labbra e lui naturalmente lo notava. Così cominciò con zio Berto e quando ci ripenso mi sembra chiaro che lui aveva progettato tutto ma ero giovane e non avevo alcuna idea di quello che stava succedendo.
Non lo avevo frequentato molto quando ero molto giovane ma chiamava di tanto in tanto per venirci a trovare, quando era con me si divertiva a farmi il solletico e ricordo che cercava sempre in qualche modo di mettere le mani sotto i miei pantaloncini e stringermi le natiche. Era divertente e non ci facevo caso, naturalmente non avevo idea di quello che voleva fare fino a che alla fine…
Un giorno chiamò a casa mia e chiese a mia mamma se poteva portarmi alla spiaggia con l’autobus. Io non ci andavo molto spesso e la cosa mi attirava, pensai che un giorno fuori con lui sarebbe stato speciale dato che non chiamava frequentemente per vedermi. Dovetti ...
... promettere che sarei stato buono e non mi sarei comportato male, quel genere di cose sul quale i genitori insistono, e che avrei fatto quello che mi veniva detto. Mia madre non era severa ma voleva sempre assicurarsi che facessi il bravo in modo che potessi essere invitato di nuovo! Quindi così cominciò con zio Berto.
Il tragitto in autobus era di un'ora e ci sedemmo in fondo in modo da poter guardare facilmente fuori dai finestrini e vedere il paesaggio. Io mi sedetti al finestrino e lo zio di fianco a me, ogni tanto si sporgeva su di me per indicare qualche cosa che aveva visto e che voleva che io vedessi. Talvolta metteva un braccio intorno alle mie spalle ed altre volte, mentre restava seduto, mi prendeva una mano, mi sorrideva e diceva: ”Che bello. Solo tu ed io, e tu sarai bravo con tuo zio, non è vero?” Era bello essere soli noi due ed io gli dissi che avrei fatto come lui diceva e sarei stato bravo.
Passammo ore sulla spiaggia e ci divertimmo, mi comprò un gelato e facemmo quelle cose che i ragazzi fanno sula spiaggia. Il momento di riprendere l'autobus per tornare a casa venne troppo presto. Ricordo che l'autobus era quasi vuoto e noi tornammo a sederci in fondo ma questa volta sui sedili finali perché, come disse lo zio, c'era molto più spazio e mi fece ancora sedere al finestrino.
Durante il viaggio mi disse che ero stato un bravo ragazzo e che saremmo tornati di nuovo al mare se io avessi voluto. Naturalmente gli dissi di sì. Lui mi sorrise, disse che sapeva ...