1. Cuckold Story: Capitolo 4


    Data: 26/10/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Tradimenti Autore: Cuckyita, Fonte: RaccontiMilu

    ... incontro, il depravato collega, non si sarebbe accontentato di tornare a casa a palle gonfie. Né era pienamente consapevole anche Giulia, che iniziava ad allestire lo scenario, rincarando la dose:
    
    GIULIA: Ci pensi, ho aperto le gambe a un altro uomo. Mi sono fatta fare proprio un bel ditalino! Secondo te Ale ha apprezzato la mia fighetta che si bagnava per lui? Sicuramente si è accorto di quanto ci tengo a mantenerla sempre curata e profumata! Per coincidenza, ero andata dall’estetista giusto la settimana scorsa. Non avevo mai accorciato tanto la striscietta sopra il pube! Questo non ti da ancora più fastidio?
    
    IO: Ovvio, è impossibile resistere alla tua passerina. Né sarà già dipendente!
    
    GIULIA: Che ne pensi, nella prossima occasione potrei esprimergli il mio gradimento succhiandogli un po’ il cazzo o magari facendomi scopare! Dai amore, solo un pochino! Per te va bene?
    
    IO: Sì mhmm, che faccia tosta amore, sei proprio una troia! Devi Farlo godere come vuoi!
    
    GIULIA: Oh, ma che bravo, mhmm… poi però non piagnucolare se iniziasse a piacermi troppo il suo cazzo! Adoro essere trattata da puttanella! Ancora di più, mi eccita che accetti tutto senza battere ciglio. Mentre amoreggiavamo, da bravo fidanzato tu mi aspettavi a casa! Questo è la fine del mondo!
    
    Crollammo, stremati, in un sonno profondo. La mattina arrivò presto. Da appena alzati, era già impossibile smettere di parlare dell’accaduto. L’energia sessuale nell’aria era veramente fortissima. Era il nostro ...
    ... chiodo fisso; i dettagli in realtà erano più che sufficienti per ricreare le esatte fattezze di quei momenti, come fossi presente proprio lì ad assistervi. Facevo due rapidi conti sul tempo che avevano trascorso insieme da soli. Possibile fossero rimasti oltre un’ora in quella maledetta auto? Mi concentravo sui piccoli dettagli, chiedendomi se Alessandro avesse optato per toglierle il reggiseno o oppure per sfilarle le mutandine. Faceva qualche differenza? Il più era fatto. Non voleva continuare ad appesantirla con il rischio di divenire noioso. Avevo il rimedio, di nascosto andavo in bagno con l’unico intento di masturbarmi, dando sfogo, nuovamente, alla mia fantasia ormai realtà.
    
    Il sabato passò lentamente, scandito da tanta passione e altrettanto ardore. Non avevamo alcuna voglia di uscire. Verso sera, l’atmosfera diventava surreale quando, il “bip” del telefono di Giulia, segnalava l’arrivo di un inatteso messaggio. Era Alessandro, lo capivo dall’espressione della mia ragazza, che si faceva rossa mentre lo leggeva. Non era per nulla preoccupata, appariva più curiosa che spaventata, quasi divertita dalla situazione. Il messaggio non aveva niente di eccezionale, era un palese e banale segnale celato, atto a verificare se potesse scrivere liberamente.
    
    GIULIA: È Ale, ti va di messaggiarci un pochino insieme?
    
    IO: Ovviamente amore!
    
    Ecco cosa mi mancava per completare il quadro. Volevo anche la sua visione. Potevamo messaggiare con il suo amante e scoprire le emozioni ...