1. Luisa


    Data: 26/10/2022, Categorie: Incesti Autore: lingua di gatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... liberò del pigiama e poggiò il glande sullo sfintere della madre. Con delicatezza cercò di penetrarla ma trovava difficoltà. La madre girò appena il capo e gli sussurrò: “aspetta”. Prese della saliva dalla sua bocca con la mano e lubrificò la sua apertura anale. Il figlio capì e insalivò il glande con la sua saliva utilizzando la mano, poi si avvicinò alla madre e con delicatezza spinse on costanza il cazzo ne culo della donna. La madre sospirò profondamente mentre riceveva l’anelato membro e arcuò maggiormente il culo per permettere una maggiore penetrazione. Entrato tutto in lei il giovane si fermò ad assaporare il piacere che ne derivava, desiderava quasi godere così senza alcun movimento ma per la stratta che riceveva alla base del pene e al calore che avvolgeva il suo cazzo. Quanto tempo passò in quella posizione, sembrò un secolo. La madre cominciò a muovere il suo bacino con un leggero movimento di vai e vieni alternato a rotazioni impercettibili. Dieci o quindici minuti fu il tempo che il ragazzo potette resistere poi fu vinto dal parossismo e si mosse velocemente arrivando al culmine del piacere. Un fiume di sperma inondò le viscere della donna. Ne fu tale la quantità che quando, dopo una decina di minuti, il cazzo lentamente fu tirato fuori, con esso uscì un fiotto enorme di sperma. La madre ne raccolse quanto più poteva con le dita della mano e girandosi verso suo figlio mostrò a questi quanto lo desiderava e si lecco e ingoiò tutto lo sperma possibile. Si ...
    ... baciarono appassionatamente. Succhiarono l’un l’altro gli umori delle loro bocche. La donna offrì al figlio di succhiare i suoi capezzoli, poi con le mani sulla testa, lo spinse più in basso fino a mettergli tra le labbra il clitoride e la vagina. “succhia e prendimi con la lingua, ti prego” la donna lo implorò. Il ragazzo succhiò e bevve una quantità di umori dolci e profumati. Il naso e le labbra erano intrise di liquidi mai assaggiati prima. Un odore intenso gli penetrò nel cervello. Scese a leccare anche più giù e assaporò il suo stesso sperma che ancora usciva dal culo della donna. Sazio ritornò su e baciò di nuovo la madre poi con la mano aggiustò il cazzo verso la vagina della donna. Un attimo e la madre lo bloccò. Non voleva essere penetrata lì, non aveva preso alcuna protezione e non voleva rimanere incinta di suo figlio. “No, non oggi. Andrò dal ginecologo per avere le pillole e poi mi prenderai senza paura di restare incinta. Ora prendimi solamente di culo. Sfondami, riempimi con il tuo seme, vienimi pure in bocca, ingoierò tutto di te, ma oggi niente figa. Me la puoi solo leccare.” Nella stanza lateralmente al letto c’era un armadio a tre ante e su ogni anta era fissato uno specchio. Luisa si tolse la camiciola, si mise in ginocchio sul letto con il culo ben aperto in direzione dello specchio così che il figlio potesse bearsi di quella visione, mentre lei prendeva in bocca il suo membro. Lo succhiò prima sul glande, lo leccò attorno solleticando le “creste di gallo” che ...