Sembra impossibile...
Data: 07/07/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Annaei2cornuti, Fonte: EroticiRacconti
... gradimento si sarebbe appartata con lui, altrimenti sarebbe rimasta al bar a conversare tranquillamente. Questo comportava che se io la avessi chiamata e avesse risposto era evidente che era al bar, viceversa era all’opera con qualche porco!
Lo faceva con tale passione che quando una pornostar si organizzò per fare una mega gang nel privè e dopo aver visionato il talento delle ragazzine, non fu a loro che si rivolse per chiedere un supporto, ma alla troia.
Risultato: lei e la pornostar fecero una mega gang (io ero a lavoro) con una trentina di porci!
E ufficialmente la troia come si comportava? Ufficialmente, per amici, conoscenti parenti i tre pomeriggi alla settimana in cui si assentava andava a Milano a curare un bambino! Vestita, come al solito, castamente e dentro la borsa gli indumenti da vacca da indossare nel privè.
Quella esperienza da prostituta durò circa tre mesi.
E io? Io rimanevo convinto di essere un complice, un compagno di giochi e non certo un cornuto!
Arrivarono i periodi delle ferie. E anche quelle furono occasione per prendere cazzi nuovi che non avrebbe avuto modo di farsi se fosse rimasta a casa.
Talvolta erano più i cazzi presi, che i giorni fatti di ferie. Anche senza di me, lasciandomi in albergo mentre la sentivo al telefono urlare dalla goduria.
È di quel periodo quando (masturbandosi davanti a me) mi chiese se potesse farsi scopare da un porco del nostro paese, un porco che la arrapava da impazzire. Io le negai consenso ...
... perché non era nei patti farsi coinvolgere con gente del paese. Lei non obiettò nulla. Seppi dopo anni che iniziò comunque ad ospitarlo in mia assenza, tanto che divenne uno dei preferiti.
Poco alla volta la vacca alternava cazzi nuovi a ripetute con vari tori che la avevano fatta godere da impazzire. E lo stesso fece con interi gruppi di tori da monta.
Talvolta ero io più preoccupato che lei, in fin dei conti abitavamo a pochi metri da casa di mamma, nello stesso stabile dove abitavano altri suoi parenti stretti, a poche centinaia di metri dai suoi figli e dall’ex marito e io continuavo a organizzare incontri a casa nostra.
Quando glielo feci notare balenandole l’ida che potesse essere scoperta lei. Ovviamente, rabbrividì all’idea ma aggiunse un sibillino: “Sarebbe un casino, ma alla fine penserebbero che sei stato tu il vero responsabile! E ‘iniziato tutto al tuo arrivo!”
Inoltre, quando la ritrovai era affamata di cazzo, porca e troia ma, rispetto al seguito, c’era una differenza: non urlava e gemeva come avrebbe fatto da lì a poco. Lei sostiene che era un’abitudine causata dalla poca confidenza con il primo marito. Ora invece si era scatenata. I suoi “siii…siiiii…siiii” a voce alta non si contavano e, vivendo in un appartamento, a pochi metri da conoscenti e parenti, dovetti inventarmi parecchi artifizi.
Per fortuna molte gang le facemmo su inviati in altre location quali spogliatoi, bar chiusi, anche un sexy shop oppure a casa dei tori che ospitavano. La ...