Maria luisa, la figlia troia dei vicini 2
Data: 26/10/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69
... suo padre, ‘non hai mica più 8 anni come all’inizio, quando hai cominciato a fare così’.
-‘Sicuramente a me non disturba’ dissi io.
-‘Sarà, ma non è mica tanto conveniente che faccia così’ disse sua madre, ‘tu sei un uomo e lei una donna fatta e finita’.
-‘Ma dai, mamma, è sempre zio Roberto, per me’ disse Maria Luisa. ‘oh, mamma, mi ero dimenticata di dirtelo, dopo esco con Sara. Andiamo a quel nuovo locale che hanno aperto’.
-‘Ok, ma non tornate troppo tardi e, soprattutto, non bevete !’ fece sua madre.
Dopo un po’ mi accomiatai da loro. Maria Luisa mi accompagnò all’uscita.
-‘E’ una balla che mi sono inventata. Aspettami, fra un quarto d’ora sono da te’ mi sussurrò, nel salutarmi.
Infatti, dopo circa 20 minuti sentii suonare alla porta e, andando ad aprire, mi ritrovai Maria Luisa. Era uscita con la macchina, aveva fatto un giro e poi era andata a posteggiare a 100 mt da casa mia per non farsi scorgere dai suoi. Aveva anche telefonato alla sua amica per chiederle di coprirla.
A quel punto, iniziammo a spogliarci vicendevolmente mentre ci dirigevamo verso la mia camera da letto. All’arrivo eravamo già completamente nudi.
Ci tuffammo sul lettone ed iniziammo un bel 69. Lei stava a cavalcioni della mia faccia a gambe larghe, offrendomi la su bella fighetta bionda da diciottenne, che io leccavo avidamente, mordicchiandole il grilletto, infilando la mia lingua alla massima profondità possibile, mentre lei leccava e succhiava il mio pisellone ben ...
... duro, tenendomelo al caldo di quella sua boccuccia rosa. Una cosa strepitosa. Alla fine, infilandole anche un dito nella passerina ed uno nel buchino del culetto, venne, sussultando tutta.
Allora la feci adagiare supina, a gambe larghe e mi fiondai sopra di le, puntandole la cappella sulla fighetta e, con una spinta decisa, entrai fino in fondo. Mi fermai per qualche attimo, per assaporare il caldo umido della sua vagina pulsante.
-‘Ahhhhhhhhhhhhhhhh, che bello, resta così, ti prego fece. Stetti fermo ancora un poco, poi, lentamente, iniziai ad andare su e giù, dentro e fuori, con degli allunghi lenti.
Lei godeva da morire, la sua faccia era stravolta dal piacere, gemeva in continuazione, fino a che venne nuovamente. E poi ancora ed ancora, mentre io continuavo senza fermarmi.
Quando iniziai a stancarmi, la presi fra le braccia e, con uno scatto, ci voltammo, senza levare il mio membro dalla sua vagina e me la ritrovai di sopra.
Lei stette un po’ così, poi iniziò ad andare su e giù, sempre più velocemente, fino a che venimmo assieme e le scaricai tutto il mio desiderio nella sua bella fighetta calda.
Lei si accasciò su di me e la tenni stretta per un bel pezzo, fino a che il uccello si sgonfiò ed uscì. Quando riprendemmo le forze, andammo a lavarci.
Intanto, si erano fatte quasi le 2 del mattino, al che lei si rivestì velocemente e se ne andò. Io rimasi da solo e mi addormentai, svegliandomi soltanto in tarda mattinata, al suono del mio cellulare. Era Maria ...