1. Ancillare


    Data: 25/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tittobirba, Fonte: EroticiRacconti

    Ancillare
    
    Alla mia scrivania, una sera del lock down, verso le 5, Bea, la collaboratrice domestica rumena che è con me da quasi sei mesi ( ereditata da mia moglie che mi ha lasciato dopo poco il suo arrivo, per un suo collega di ufficio più divertente di me ), mi porta l’ultimo caffè della giornata, ed io, immerso nella lettura di un voluminoso incartamento, inavvertitamente urto la tazzina e lo rovescio sulle sue lunghe gambe.
    
    Mi sporgo per aiutarla e le sfioro le calze per asciugarla con il fazzoletto profumato che porto sempre con me, un vezzo ereditato da mio nonno
    
    Lei si scosta ma non sembra infastidita, solo un po’ intimorita forse per il mio gesto inaspettato
    
    Il giorno dopo stessa scena, io faccio attenzione a non versarlo e lei rimane in piedi accanto a me.
    
    Ha il grembiule con i bottoni e quelli in basso sono slacciati lasciando intravvedere le sue gambe inguainate in calze nere molto fini, tutta un'altra cosa rispetto a quelle di ieri dozzinali color carne.
    
    -Humm non puoi mettere quelle belle calze con le ciabatte per fare le faccende, almeno quando mi porti il caffè mettiti delle scarpe decenti le dico senza sapere bene il perché.
    
    Il giorno dopo quasi la stessa scena ma la vedo più alta, si è messa dei graziosi sandali a ciabatta col tacco, ( che appartenevano a mia moglie ) e il grembiule è maliziosamente sbottonato anche in alto così che posso intravedere i suoi seni liberi da costrizioni
    
    Sembra quasi nuda sotto il grembiule e mi fa una ...
    ... certa impressione, soprattutto al mio amico di
    
    sotto
    
    -Vado bene cosi Signore?
    
    Intuendo un qualche tipo di gioco
    
    - Si ..ma forse dovrei controllare meglio
    
    -In che senso?
    
    -Allontanati al centro della stanza e sbottonati il grembiule
    
    Mi aspetto una qualche reazione di sdegno, almeno qualche istante di indecisione, ma lei ubbidendo si sposta dove la posso vedere bene mentre leggo nei suoi occhi un’velo di eccitazione …... Si mette al centro della stanza, gambe leggermente discoste e comincia lentamente a sbottonarsi il grembiule un bottone dopo l’altro fino a lasciare i lembi accostati, il suo respiro si fa affannoso, il petto sale e scende con più evidenza e i capezzoli che si ergono tendono la stoffa dolcemente verso l’alto a testimonianza dell’assenza del reggiseno.
    
    Le mani scendono lungo i fianchi, i lembi si scostano ancora un po’ e posso intravedere i suoi seni sodi con i capezzoli erti che guardano all’insù, il ventre piatto, il monte di venere coperto da una leggera peluria che fa capolino dalle ingenue mutandine di cotone bianco, lo stacco nero delle calze di cui si intravvedono i laccetti del reggicalze, le gambe slanciate che finiscono con una caviglia nervosa ed un piedino grazioso incastrato in queste ciabattine di raso estremamente eccitante, la guardo con calma e le dico di girarsi e andare fino al muro di fronte e poi di tornare indietro
    
    Si gira con grazie e arrivata al muro torna verso di me in una visione molto arrapante, le lunghe gambe ...
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