1. Tutta la verità


    Data: 21/10/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: analcoholic, Fonte: RaccontiMilu

    ... inferiore a quell’uomo. Non fu una sensazione piacevole, ma allo stesso tempo fu eccitante anche quello.
    
    Francesca andò in bagno a fare la doccia e lavarsi la faccia, così come aveva fatto dopo quel pompino in spiaggia andandosi a lavare nel mare. Dopo la imitai facendomi anche io una doccia. Sotto il getto dell’acqua pensavo e ripensavo a quello che mi aveva raccontato. Il mio cazzo, per questo, continuava a indurirsi e richiedere attenzioni.
    
    Terminata la doccia andai nella nostra camera da letto. Francesca era nel letto che leggeva un libro. La osservai. Era bella. Era mia moglie ma mi aveva appena confessato un tradimento. Tradimento che io le avevo sempre detto che avrebbe potuto fare, anzi che avrebbe dovuto per soddisfare le mie fantasie malate. E lo aveva fatto. Finalmente. Mi aveva messo le corna, forse, se tutto ciò che mi aveva detto era vero.
    
    Dentro di me sentii eccitazione e gelosia, perfettamente mischiate. Forse un pizzico di rabbia. Forse fu quella a farmi salire sul letto in piedi, nudo come ero uscito dalla doccia e con il cazzo dritto. La presi per i capelli, spingendola contro la testata del letto. Con il cazzo la schiaffeggiai in faccia. Poi le intimai di aprire la bocca e glielo spinsi dentro.
    
    Le scopai la bocca, con foga e rabbia. Lei era ...
    ... completamente inerme. Lasciava che la fottessi come volevo. Dai suoi occhi fuoriuscì qualche lacrima.
    
    “Sei mia.” grugnii per cercare di ristabilire il mio orgoglio maschile di possesso.
    
    Lo ripetei più volte mentre le fottevo la bocca, ma ad ogni affondo mi suonava sempre più falso. O meglio mi sembrava riduttivo.
    
    La sentivo mia. Era mia moglie. Non avevo paura di perderla. Non c’era bisogno di fare quello sfoggio di aggressività maschile per ribadirlo. Anzi, forse proprio perché ero tranquillo che fosse “mia” volevo provare il brivido dell’emozione di perderla momentaneamente. Di sapere che a volte diventava di altri. Che prendeva altri cazzi e quando lo faceva pensava solo a quello, solo a quel nuovo cazzo ed io non le passavo neanche per la mente. Saperla mia e saperla troia con altri. Due apparenti contraddizioni che invece si sposavano perfettamente.
    
    “Ripetimelo ancora.” le dissi più tardi, quando ci eravamo ricomposti e sistemati nel letto, pronti per dormire. “È tutto vero quello che mi hai raccontato? Non ti sei inventata tutto solo per farmi eccitare? E mi hai detto tutto? Tutta la verità? Nient’altro che la verità?”
    
    Francesca mi guardò. E mi sorrise.
    
    (Nota finale: se qualcuno si riconoscesse nell’uomo a cui è stato fatto un pompino in spiaggia… si faccia vivo… ) 
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