Tutta la verità
Data: 21/10/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: analcoholic, Fonte: RaccontiMilu
... erano piaciuti i piatti che avevamo mangiato. Mi resi conto in quel momento che non avevo neanche idea di cosa avessi mangiato, troppo sconvolto dal racconto di lei. Risposi dunque con un monosillabo e non dissi altro durante tutto il percorso. La mia testa era distratta da altri pensieri.
Appena entrammo in casa presi Francesca per mano e la tirai verso di me.
“Senti, ho delle altre domande su come glielo hai succh…”
Lei mi interruppe mettendomi un dito sulle labbra, come nel gesto di fare silenzio.
“Facciamo così.” mi disse guardandomi negli occhi. “Ora rifacciamo tutta la scena. Ti rifaccio il pompino esattamente come l’ho fatto a lui, va bene?”
Io annuii mentre il mio cazzo diventava duro.
Andammo in salotto. Francesca si spogliò nuda e si stese sul divano, come era stesa in spiaggia a prendere il sole.
“Iniziamo dal principio.” disse risoluta. “Spogliati e rimani in mutande, come fossi in costume. Poi girati e abbassatele e mostrami il culo.”
“Perché?”
“Te l’ho detto che prima di arrivare quell’uomo ha fatto quel piccolo show mettendo in mostra le sue terga.”
“Ok.”
Provai a fare quello che lei mi indicava, anche se non capivo bene perché si fosse comportato in quel modo.
“Beh, è stato piacevole guardare lui ma devo dire che tu da dietro lo batti sicuramente.” commentò lei ed io ne fui orgoglioso.
Dopo mi disse di andare in corridoio e di aspettarla là, con le mutande abbassate e col cazzo in mano. Poi lei si presentò, venne ...
... verso di me timidamente, senza guardarmi. Titubante allungò una mano sul mio cazzo e poi si abbassò. Sentii la sua lingua sul cazzo e poi il calore del suo respiro mentre lo prendeva in bocca. La guardavo e la immaginavo in una spiaggia isolata insieme a quello sconosciuto. Il pensiero pur girandomi nella testa per tutta la serata continuava ad essere sconvolgente.
Sentii contro la mia tibia la sua figa umida che premeva e si sfregava. Poi lei si tolse il cazzo di bocca e si dedicò con la lingua alle mie palle, giocandoci e succhiandole. Quei due particolari me li aveva descritti nel suo racconto, questo dettaglio mi convinse per l’ennesima volta che non si fosse inventata nulla, che era tutto vero e questa convinzione fu per me la goccia che fece traboccare il vaso.
Sborrai improvvisamente. Francesca colta di sorpresa si spostò per fare sì che i miei schizzi la colpissero in faccia, come era successo con quell’uomo. Mentre la sporcavo si mise a ridere.
“Perché hai riso?” le chiesi quando conclusi il mio orgasmo. “Mi stai prendendo in giro? Ti sei inventata tutto?”
Nell’ultima domanda non sapevo se ci fosse speranza o timore di una risposta affermativa.
“No, no.” mi rispose. “Stavo ridendo perché pensavo che sei venuto subito. Lui invece è durato un sacco, non veniva mai.”
“E ti è dispiaciuto questo?”
“No, no, mi è piaciuto leccarlo a lungo, ma mi piace anche vedere quanto sei eccitato tu che non ti sai controllare.”
Mi sentii in qualche modo umiliato e ...