1. Sara, la Webcam Girl


    Data: 18/10/2022, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... ingaggiava una chat privata o di gruppo con uno o più utenti, o ancora che aggiornare la propria pagina del profilo con caratteristiche, foto e altri dettagli – Sara non sapeva neppure di avere un profilo personalizzabile – era importante quasi quanto ciò che si faceva di fronte alla webcam. E poi c’erano molti consigli utili per fidelizzare gli utenti e portarli a offrire mance maggiori.
    
    Senza quasi riflettere su ciò che faceva o sulle motivazioni per le quali lo stava facendo, si ritrovò ad aggiornare le proprie informazioni: chi sono, cosa mi fa eccitare, quali sono le mie caratteristiche fisiche… Pur non inserendo troppi dettagli (non volle selezionare nulla che potesse ricondurre alla sua vita reale), le compilò rapidamente usando l’inglese. Tra le categorie di appartenenza selezionò “blonde”, “big boobs”, e dopo averci pensato qualche secondo mise la spunta anche su “milf”. Non si sentiva affatto parte della categoria, dato che non aveva figli e si considerava ancora una ragazzina, ma pensò che tutto sommato le avrebbe permesso di aumentare il proprio bacino di utenti. Decise di sorvolare sugli orari in cui la si poteva trovare online, e a quel punto l’ultima cosa che mancava era la foto profilo. Prese il cellulare, e con un gesto rapido si sfilò la maglietta. Poi strinse le braccia ai lati del seno, sempre protetto dalla biancheria intima, per farlo sembrare ancora più prosperoso, e scattò facendo attenzione a riprendere solo la scollatura, senza il viso.
    
    A quel ...
    ... punto le fu chiaro che aveva una gran voglia di tornare a trasmettere in diretta. Non ci pensò su più di tanto, e vista l’ora tarda – ormai era mezzanotte – non ritenne neppure di doversi agghindare: jeans e reggiseno, andava bene così. L’unica accortezza che si riservò fu quella di modificare l’inquadratura della webcam, affinché non si vedesse il viso. Le sembrava un buon compromesso per ritentare quell’esperimento senza doversene pentire in futuro. Quando iniziò a trasmettere, si rese conto di aver fatto male i calcoli. La mezzanotte del venerdì era un orario molto più proficuo di quanto potesse immaginare, e in pochi minuti si ritrovò con quasi un centinaio di utenti collegati alla sua live. Si chiese quanto fosse dovuto all’orario e quanto al fatto di aver completato il proprio profilo con le informazioni richieste, ma poco cambiava. Quando infatti iniziarono ad arrivare i primi complimenti e i primi token, capì il vero motivo per cui si trovava di nuovo lì: aveva bisogno di sentirsi apprezzata e desiderata, specie dopo il tipo di giornata che aveva avuto.
    
    Forse proprio per la rabbia che aveva accumulato, ma anche per i due bicchieri di vino che aveva bevuto a cena, quella sera si sentiva più “audace”, di certo maggiormente a proprio agio rispetto alla prima volta. E dunque non disdegnava di stuzzicare i suoi spettatori con qualche gesto malizioso, come una carezza al seno o una mano infilata furtivamente nei pantaloni. Intanto, insieme alle mance virtuali, arrivavano ...
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