Sara, la Webcam Girl
Data: 18/10/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... sguardo le stesse chiedendo il permesso di toccarla. Sul più bello, però, ad interromperli fu il dannato squillo di un telefono. Era quello di lui, e quando vide il nominativo sul display non poté esimersi dal rispondere. ‘Ma dove cazzo sei?!’ disse la voce dall’altro capo del telefono. Il volume della voce era talmente alto che anche Sara sentiva perfettamente ciò che diceva. ‘Sono quasi le sei, e mi hanno già chiamato in due che non hanno ricevuto la merce che aspettavano per oggi. Ti vuoi dare una mossa?’. ‘Scusa – le disse dopo aver riagganciato, dandole per la prima volta del tu – Il mio capo… Sono nuovo, non posso sgarrare. Ti ringrazio ma devo proprio andare’. Lei annuì, sorridendogli come se volesse scusarsi di avergli fatto perdere tempo. Quando fu ormai fuori dalla porta, rimise per un attimo la testa dentro e le disse: ‘Comunque il reggicalze mi pare bello, ma onestamente ero distratto da altro… Spero ordinerai altri pacchi, prima o poi’.
Appena la porta si richiuse, Sara andò verso la webcam, per rimetterla a posto. Quando le fu proprio davanti, tuttavia, non riuscì a trattenersi. Aveva una gran voglia di toccarsi, e decise che sarebbe stato l’ultimo regalo ai suoi fan prima di disconnettersi. Lì in piedi, appoggiandosi con una mano sulla mensola della libreria, iniziò a strofinarsi il clitoride con vigore. Era già bagnatissima, e sapeva che non ci avrebbe messo molto a venire. Senza preoccuparsi di controllare il volume dei propri gemiti, iniziò a penetrarsi ...
... prima con un dito, poi con due. “Ding”, “ding”, “ding” sentiva provenire dall’altra stanza, e questo la eccitava ancora di più. Chiuse gli occhi, immaginando che al posto delle dita nella sua figa ci fosse il cazzo di quell’uomo che poco prima la stava guardando nuda. Nella sua mente, si trattava di un pisello grande e forte come quello che aveva trovato nella scatola, ornato sul pube dagli stessi riccioli dalla sfumatura rossastra che aveva sulla barba da hipster. “Spero ordinerai altri pacchi” le aveva detto. “Eccoti il mio, di pacco” le stava dicendo ora. Non ci volle probabilmente più di un minuto, perché Sara esplodesse in un violento orgasmo che sicuramente sentirono anche i vicini, ammesso che fossero in casa. Rimase con le dita dentro per quasi un altro minuto, vittima degli spasmi che continuavano a percorrerla come una scossa elettrica. Era piegata in avanti, la testa appoggiata al braccio che si reggeva sullo scaffale, le tette che ancora danzavano ritmicamente proprio al centro della webcam.
Quando finalmente ebbe la forza di riaprire gli occhi, si accorse di aver spruzzato i propri umori su tutto il pavimento. Prima di prendere un asciugamano e infilarsi sotto la doccia, andò a chiudere la live e a spegnere il computer. Era curiosa di vedere quanto aveva messo insieme di quei 1000 che aveva chiesto, e si stupì non poco nel vedere che il contatore indicava oltre 2800 token. Ciò che richiamò di più la sua attenzione, tuttavia, furono i tanti messaggi entusiasti ...