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Magdalene
Data: 14/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fabio1979, Fonte: Annunci69
... cazzo. A un mio cenno si è messo un profilattico e ha appoggiato la cappella appena all’esterno strusciandola su e giù sulla vagina. Dopo poco carico di voglia ha spinto un pochino ed è appena entrato. E’ rimasto li un po’ mentre io baciavo Magdalene con la lingua e poi ha cominciato a spingere a fondo provocando in lei un piacevole dolore che la ha portata a mordermi il labbro facendomi uscire un rivolo di sangue. Lui troppo eccitato ha cominciato a pomparla e io le ho messo il mio cazzo in bocca. Dopo poco mi sono spostato dietro e ho cominciato a metterle le dita nel culetto. A quella mia penetrazione, accompagnata alle forti spinte di quel cazzone veniva subito accasciandoti sul divano ma siccome il nostro amico non aveva finito continuò a pomparla senza accennare minimamente a fermarsi. Per fortuna altri 5 colpi ed è uscito, si è tolto il profilattico le ha inondato la schiena di sperma. Dopodichè si è rivestito e se ne è andato mentre io provvedevo a ripulire la schiena di Magdalene. Dopo averla slegata e sbendata la ho fatta distendere sul ...
... divano accarezzandola e baciandola per un sacco di tempo. Poi mi ha guardata e mi ha chiesto se poteva fare qualcosa per me. Io le dicevo che aveva fatto già tanto per me e che solo con la sua presenza aveva già fatto qualsiasi cosa che avessi mai desiderato nella mia vita. Lei allora mi guardava negli occhi e mi diceva: “Ti amo – ma non voglio finire così quindi siediti sopra la mia pancia e masturbati per me”. Non facendomelo ripetere per una seconda volta cominciavo a masturbarmi e quando stavo per venire mi sono avvicinato alla sua bocca e le ho schizzato sulle labbra per baciarle poie gustarci assieme il gusto del mio sperma. Finito il tutto la ho fatta alzare e distendersi su di me e pochi instanti dopo, sfinita dall’intensa giornata, si addormentava sopra il mio petto. Io invece sono rimasto sveglio tutta la notte a sentire ogni suo respiro e battito del suo cuore e quasi subito sentivo tutto il mio corpo indolenzito e non sentivo più braccia e gambe ma nonostante questo sapevo che quello era l’unico posto al mondo dove dovevo e soprattutto volevo stare.