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Magdalene
Data: 14/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fabio1979, Fonte: Annunci69
Il tutto cominciò a casa nostra, lei in bagno e io in salotto. Ad un certo punto mi sento chiamare. Sono entrato e Magdalene aveva delle palline di Kegel in mano e mi ha detto:” me la lecchi per favore così vado meglio a metterle dentro?” Quindi si metteva a 90 e io cominciavo a gustarmela ma mi mandava via praticamente subito e si infilava dentro le palline vibranti. Dopo che si era finita di preparare uscivamo a far spese. Chiedevo di avere il telecomandino delle palline vibranti a disposizione ma me lo negava. Entrati nel primo negozio si provava dei reggiseni. Io come sempre mettevo dentro la testa e sbirciavo. Finito di indossare il primo mi caccia fuori e mi richiama solo con la seconda scelta dopo averlo indossato per chiedermi un parere e quando le dicevo che le stava benissimo mi chiedeva di entrare in camerino, di slacciarglielo e di succhiarle i capezzoli. Io come al solito non mi accontentavo e glieli strizzavo forte (l’ha sempre fatta impazzire) ma venivo quasi subito ricacciato fuori dal camerino. Pagavo il reggiseno e ci spostavamo quindi in un altro negozio a provare i vestiti. Il primo vestito che provava se lo metteva senza farmi vedere niente mentre per il secondo mi mandava a prendere la taglia giusta e quando arrivavo mi diceva di entrare e così potevo vedere che era senza mutandine. Me lo aveva tenuto nascosto fino a quel momento. Quindi eccitato alla follia le saltavo subito addosso, la baciavo intensamente e infilavo due ...
... dita nella sua vagina che colava umori girando le dita a circolo attorno alle palline. Veniva praticamente subito e io, come al solito, mi abbassavo ad assaporare gli umori della sua venuta. Ne andavo matto e le dicevo sempre che era il mio nettare degli dei. Quindi mi mandava fuori, si rivestiva e cominciavamo la serata dirigendoci verso il centro. Prima di scendere dall’auto mi guardava maliziosa e mi consegnava il telecomandino facendomi promettere che non lo avrei usato all’interno dei locali. Quindi neanche il tempo di uscire dalla macchina mettevo in funzione la vibrazione e mi si appendeva subito al braccio per non dar troppo dell’occhio nella camminata con annessa vibrazione. Appena usciti dal secondo aperitivo riaccendevo subito la vibrazione ma mi toglieva bruscamente il telecomando dicendomi:" basta non ce la faccio vengo qua davanti a tutti e non è il caso credimi”. Acconsentivo anche se per me era invece assolutamente il caso. Ci spostavamo quindi in un locale per la cena e ad un certo punto è andata in bagno e mi arrivava quasi subito una foto della sua vagina tutta bagnata con scritto: “Ti Vuole”. Scappavamo il più velocemente a casa. Appena varcata la soglia dell’appartamento la spogliavo (avevamo un patto, quando era vestita comandava lei ma quando era nuda comandavo tutto io), la prendevo di peso e la sbattevo sul tavolo della cucina a pancia in giù. Le legavo mani e piedi alle gambe del tavolo, accendevo le palline che aveva ancora ...