1. La mia fidanzata shemale.


    Data: 10/10/2022, Categorie: Cuckold Etero Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... allora lei prima gli faceva un pompino e poi si metteva in ginocchio sul divanetto dandogli le spalle e il busto piegato in avanti, con le natiche oscenamente aperte e il buco del culo ben in mostra, e allora lui a quel punto la faceva sua, afferrandola per i fianchi e chiavandosela di brutto. Poi dopo aver sborrato (lo facevano col preservativo, e quindi la sua sborra si riversava copiosa tutta nel serbatoio del condom) si rivestiva frettolosamente e scappava letteralmente via, salutandola a stento. ‘Secondo te perché si comporta così?’ mi chiese dopo avermi raccontato di questo Godzilla, come lo chiamava lei. ‘Forse perché essendo sposato ha il rimorso di aver appena tradito la moglie con una transgender’ mi sembrava l’ipotesi più plausibile. Probabilmente Godzilla quando arrivava allo strip bar era così arrapato che perdeva completamente la ragione, e poi gli ritornava soltanto dopo aver sborrato. Però comunque Beatrice mi disse che se fosse stato come dicevo io allora non sarebbe più dovuto ritornare, e invece lui puntualmente si rifaceva vivo nel fine settimana e se la scopava, e poi di nuovo se ne andava via senza dire una parola. ‘Il fatto &egrave che agli uomini quando parte il cervello a causa delle loro pulsioni sessuali non riescono a controllarsi’ risposi. ‘Poi dopo essere stati appagati ripensano a quello che hanno fatto. Alcuni uomini si ficcano in guai seri per questo motivo’.
    
    Continua…
    
    Link al racconto: ...
    ... http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2018/04/un-rapporto.html Godzilla ritornò a fare visita alla mia fidanzata. Non ne poteva fare a meno. La mia Beatrice era il suo appuntamento settimanale che gli permetteva di dimenticare il fatto di essere un uomo infelice. Perché secondo me questo era Godzilla, un uomo malato di infelicità, e la mia Beatrice era la sua medicina. Però questa volta la mia fidanzata cercò di parlargli; di solito lui non ne voleva sapere di parlare, voleva andare soltanto nel priv&egrave e farsela. Beatrice invece, dopo averlo portato nel priv&egrave e dopo aver chiuso accuratamente la tenda rossa che assicurava la privacy del cliente, gli domandò se aveva voglia di parlare. Ma lui le saltò addosso, come ogni volta, e si tirò fuori il cazzo già bello dritto e pronto per l’amore. Ma Beatrice cercò di calmarlo, dicendogli che non doveva avere tutta quella fretta, perché avevano tutto il tempo che volevano per godere. Ma lui non poteva aspettare, voleva (anzi, doveva) farlo subito, e allora l’afferrò per i capelli e la fece inginocchiare davanti al suo enorme palo di carne, piantandoglielo davanti alla bocca e attendendo che lei facesse il suo lavoro. ‘Ok, se proprio non puoi aspettare allora l’amore lo facciamo subito, ma devi promettermi che una di queste sere mi porti a cena fuori’. ‘Va bene, ma adesso inizia a sbocchinare come sai fare tu, ti prego’ rispose lui quasi in preda ad una crisi di astinenza. Voleva la sua dose settimanale di Beatrice, e la voleva subito. ‘Con noi ci sarà anche il mio ...
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