La mia fidanzata shemale.
Data: 10/10/2022,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... insensibili da criticare e denigrare una persona pur non conoscendola? E per quale motivo poi? Cosa aveva fatto di male la mia Beatrice a quella donna? Assolutamente niente. Eppure lei si era arrogata il diritto di criticarla, soltanto perché era una transgender. Il fatto è che per certe persone, soprattutto se hanno il cervello poco sviluppato, la diversità è percepita come una minaccia. Quella donna aveva detto che Beatrice le faceva passare la voglia di vivere, ma lo sapete cos’è invece che la fa passare a me? Il fatto che ci siano bestie che la pensano in questo modo. Se non ci fossero sarebbe un mondo perfetto. A quel punto provai per la mia fidanzata un incredibile tenerezza, e allora l’abbracciai da dietro e iniziai a tempestarle il collo e le spalle di baci, e le sussurrai che era speciale sotto ogni punto di vista, e lei mi rispose semplicemente: ‘lo so’. E con le mani le accarezzai il corpo, raggiunsi le tette e le strinsi con desiderio. Intanto il mio cazzo si era indurito in modo indecente, e premeva in mezzo alle sue natiche. Aveva voglia di entrare nel suo condotto anale. Iniziarono a guardarci tutti perché quello che stavamo facendo era puro esibizionismo. E a qualcuno piaceva, tranne che alle ragazze con l’ombrellone a pois, le quali erano poco avvezze a questo genere di effusioni in pubblico. Però gli altri sembravano apprezzare molto, perché non c’è cosa più bella che vedere due innamorati che fanno l’amore. Ovviamente non è ...
... che tutti vedevano la mia Beatrice con gli occhi dell’odio e dell’intolleranza, c’era anche chi la guardava come una diva, e mi riferisco ai suoi numerosi ammiratori che bazzicavano lo strip bar dove lavorava. Per alcuni di loro la mia fidanzata era una vera e propria dea del sesso da venerare in ginocchio. E spesso la ricoprivano di regali costosi, tipo bracciali d’argento, collier di perle e vestiti da sera provenienti da atelier molto importanti. Ovviamente mi rendevo conto benissimo che ogni regalo che le veniva fatto corrispondeva a un pompino o a una penetrazione anale. Ma lei ormai non me lo nascondeva più. Prima me lo aveva tenuto nascosto, ma adesso mi diceva ogni cosa. E io sapevo bene che quando c’era un cliente piuttosto facoltoso lei lo portava nei privè dello strip bar e si faceva fare il culo o lo sbocchinava per bene. Ecco perché tutti quei regali. Mi aveva raccontato in particolare di uno di questi clienti ‘facoltosi’, il quale lei lo aveva ribattezzato Godzilla, perché aveva un cazzo decisamente grosso. Aveva all’incirca quarant’anni ed era sposato, però veniva lì allo strip bar per evadere dalla monotonia della sua vita coniugale. Ebbene, ogni volta che andava al locale i suoi occhi cercavano esclusivamente la mia Beatrice. Le regalava spesso delle cospicue somme di denaro, e allora lei lo portava nel privè. Non appena entravano lui le saltava letteralmente addosso; aveva una voglia di farsela che non ci capiva più niente. Era una vera furia, e ...