1. Azzurra


    Data: 10/10/2022, Categorie: Etero Autore: AndreaCork, Fonte: Annunci69

    ... mobile della cucina e iniziarono a chiacchierare tranquillamente. Parlando, non smetteva di sfilare le ciabatte, giocandoci e rovesciandole per poi cercarle col piede.
    
    “Sì ma anche tu però eh… io guardo ma tu cazzo vuoi star ferma con quei piedi???”
    
    “Mi conosci, sono in casa mia e faccio quello che voglio… lo sai… e poi è troppo divertente vederti imbarazzato!!!”. Risero insieme.
    
    “Sempre sul pezzo eh? Stronza come sempre...”
    
    “No, peggio… sono peggiorata con gli anni… dai che mi racconti?”
    
    “Ho fatto un nuovo tatuaggio...”
    
    “Ah dove?”
    
    “Sul polpaccio...”
    
    Azzurra servì il caffè, sfilò le ciabatte e si sedette incrociando le gambe sulla sedia, lievemente orientata verso di lui. Autoreggenti. Cazzo. Poteva scorgerle le mutandine di pizzo. Maledetta. Cazzo durissimo.
    
    “Ancora guardi???”
    
    “E tu basta mostrare!!!”
    
    “Allora mostra tu…”
    
    “Cosa?”
    
    “Il tatuaggio, cretino...”
    
    Alex si alzò in piedi e sollevò i pantaloni oltre il polpaccio per mostrarle la gamba tatuata.
    
    Lei lo guardò ammirata, lo sfiorò con le dita. Era ancora bello il contatto con lei, doveva ammetterlo. Fece per riabbassare il pantalone sulla gamba ma sorse un problema: pantaloni attillati, polpaccio troppo grosso: non riusciva più ad abbassare niente. Tirava, muoveva la gamba, il pantalone non scendeva. Cazzo. Azzurra rideva. Lui prendeva in seria considerazione l’idea di tagliare i pantaloni. Non guardava più i piedi di Azzurra, e nemmeno il suo culo. Voleva solo tirarsi fuori da ...
    ... quel guaio: provando e riprovando si strappava i peli della gamba, bestemmiava, alzava e riabbassava. Lei rideva come una matta. Sbottonò i pantaloni per rendersi il compito più facile. Lei rideva ancora di più. Poi mossa a compassione si risolse ad aiutarlo. In due tiravano, lui con i pantaloni calati e incastrati sulla gamba, lei che rideva e notava il suo imbarazzo. Solo dopo lunghi tentativi riuscirono a sistemare la situazione. Alex, sfinito, cadde sulla sedia, i pantaloni ancora calati, lei si sedette per terra, sfinita come lui, anche se più dalle risate che dal lavoro. Ecco, ora Alex poteva tornare a guardarle le gambe e i piedi. E il cazzo gli tornò duro, attraverso i boxer.
    
    “Beh? E questo?” disse Azzurra, toccandolo con un dito.
    
    “Eh… lo sai… e se lo tocchi peggiori le cose...”
    
    “Come? Così?” disse Azzurra, sfiorandolo con un più insistenza, sentendo la durezza di lui.
    
    “Sì… cazzo ma lo fai apposta???”
    
    “Eddai… ancora c’è malizia tra noi???” chiese lei. Poi sfilò una ciabatta e col piede gli toccò l’erezione.
    
    “Dai cazzo...” Azzurra continuava ad accarezzare il cazzo durissimo.
    
    Alex le toccò il piede, sentendo il nylon della calza e il calore della pelle.
    
    Si gustò le carezze di lei, che si sedette sulla sedia e senza dire niente abbassò anche i boxer di Alex.
    
    “Anche tu sempre sul pezzo eh?” disse:“Sempre un bel pistolone duro… Ricordi come te lo succhiavo?”
    
    “Altro che!!!”
    
    “Che scopate ci facevamo noi due!!!”: Azzurra si mise in bocca un ...
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