Schiava aziendale
Data: 07/10/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: ProfWhip, Fonte: RaccontiMilu
... verso il basso, dall’esterno verso l’interno’ Ognuna rimbombava nella stanza seguita da un gemito soffocato di dolore, e dalla voce di Manuela che contava: ‘ tre’ quattro’ ‘ Ognuna era più dolorosa, man mano che la carne della ragazza si arrossava e la pelle diventava più sensibile’ ‘ sette’ otto’
E finalmente ancora era finito: ‘ dieci’
‘ Masturbati, ‘ ordinò di nuovo Depoulos. Non ebbe bisogno di ordinarle di fissarlo.
Manuela lo guardava, ansimante, rossa in viso, i seni e il sesso gonfi e doloranti, toccandosi per lui come una ragazzina vogliosa’ Aveva le dita bagnate, stava colando di nuovo’
‘ Hai bisogno di venire? ‘ chiese ancora lui, come prima. E ancora una volta Manuela non poté evitare la risposta più umiliante. ‘ Si’ signore’ per favore’
Depoulos rimase a guardarla in silenzio, lasciando che la ragazza continuasse a umiliarsi in quel modo. ‘ La prego’
Quindi, l’uomo si infilò la cintura. ‘ No, ‘ le rispose seccamente. ‘ Oggi non ti permetterò di venire. Voglio che torni alla tua scrivania, ti siedi su quelle chiappe e su quella fica in fiamme, e voglio sapere che stai colando dalla voglia tutto il tempo.
Manuela abbassò gli occhi. ‘ Si’ signore.
‘ Prendi un asciugamano in un bagno e mettitelo sotto prima di sederti, per ora hai ancora la tua costosa sedia in pelle e non voglio che la rovini sbavandoci sopra come una lumaca. In seguito sistemeremo l’arredamento del tuo ufficio per renderlo più consono al tuo nuovo ruolo.
Manuela non ...
... sapeva cosa Depoulos potesse intendere, ma non le piaceva.
‘ Ora rimettiti i vestiti, eccetto per il tanga da troia, quello rimane qui nel mio cassetto per ricordo. Ovviamente da adesso in poi sei a mia disposizione per tutta la giornata.
‘ Si, signore, ‘ mormorò lei, raccogliendo i vestiti.
‘ Chiudi il bagno del tuo ufficio a chiave, e portami la chiave. Ti è vietato usare gli altri. Ogni volta che devi andare in bagno, verrai a chiedermi il permesso.
‘ Si’ signore’ ‘ disse ancora Manuela, arrossendo mentre si metteva la camicetta.
‘ Ti farò sapere altre regole via via. Ora togli il culo dal mio ufficio prima di sporcarmi la moquette.
Manuela aveva finito di rivestirsi. Mormorò ancora una volta quella frase, ‘si, signore” e per qualche motivo disse anche ‘grazie, signore’. Si affrettò verso la porta, e uscì dall’ufficio che aveva cambiato la sua vita per sempre. Manuela era seduta al computer, e fingeva di stare scrivendo qualcosa, ma non riusciva a concentrarsi. Era in ufficio già da due ore, e non aveva ancora visto Depoulos. Aveva paura di incontrarlo.
La sera prima Depoulos l’aveva chiamata sul cellulare e le aveva dato istruzioni circa come vestirsi. Manuela si era stupita che lui ricordasse così bene il suo guardaroba. ‘Metti il tailleur con la gonna più corta che hai, dovrebbe essere quello crema’, le aveva detto. ‘Autoreggenti e un paio di scarpe col tacco alto. Metti anche la camicetta di seta bianca, e tieni la giacca sempre slacciata. Niente ...