1. Torturando mia madre


    Data: 04/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: aleph, Fonte: RaccontiMilu

    ... forza, finché la pelle si lacera ed il metallo entra dentro iniziando ad attraversare la povera ghiandola martoriata sempre più in profondità, fino a quando la punta inizia a far capolino dal lato opposto: una piccola spinta ed esce fuori: &egrave sempre il momento più doloroso, assieme a quello in cui sfilo via gli spilloni. Paradossalmente la Mamma mi dice che nel momento in cui entro dentro ed anche mentre le attraverso la ghiandola, il dolore &egrave accettabile. Peccato: farle male &egrave molto divertente. Ripeto l’operazione con gli altri tre spilloni, di fatto crocifiggendo il seno. Il momento che preferisco &egrave quello del capezzolo. Fino a poco tempo fa mi accontentavo di infilare uno spillone (lievemente più corto degli altri) dentro il capezzolo e poi farlo oscillare avanti ed indietro, penetrandola come durante un rapporto sessuale. Questo era molto doloroso. Da qualche tempo, però, ogni tanto alterno quella tortura a quella con l’avvitatore: in pratica le apro uno dei fori lattofori con un ago grosso… poi lo sfilo, e lo sostituisco con una vite da legno, che faccio entrare con l’aiuto di un avvitatore elettrico, impostato alla velocità minima. Funziona molto bene, ma bisogna avere l’accortezza di pizzicare il capezzolo tra pollice ed ...
    ... indice, altrimenti la vite slitta e non entra in profondità. Ogni volta mamma urla terrorizzata, quando lo faccio.
    
    ‘bianchi pascoli! Bianchi pascoli!’ urla la mamma mentre la vite &egrave entrata completamente nella profondità del seno. E’ la sua safety word. Devo interrompere la tortura. E’ la seconda volta che la usa in vita sua. Mi stupisce perché, speravo reggesse di più. La calo, fino a farle toccare terra… e per velocizzare la liberazione, taglio la fune che la teneva appesa con un coltello. Lei si inginocchia, piangendo disperatamente e si porla mano al seno.
    
    ‘Togli la vite, ti prego!’
    
    Inverto la direzione dell’avvitatore e faccio uscire la vite…. mentre lei urla tanto atrocemente che mio padre scende giù a vedere.
    
    ‘Vuoi che ti sfilo gli spilloni, Mamma?’
    
    ‘No, mi fa troppo male il seno per ora!’
    
    Dopo qualche minuto, si sfila lei stella gli spiedi, lasciando il seno totalmente libero. Faccio, con la video camera un primo piano alla ghiandola tumefatta. Poi la inquadro.
    
    ‘Cosa hai provato, Mamma?’
    
    ‘E’stato atroce… sembrava chi strappassi il seno dal corpo’
    
    Dal capezzolo le esce un piccolo rivolo di sangue… noto che il seno mi pare un po’ più cadente del solito… e mi chiedo mentalmente, se sono riuscito a rovinarglielo del tutto… 
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