Chi trova un amico trova un tesoro! - Racconti Erotici

Chi trova un amico trova un tesoro!

... a tranquillizzarla…

“Iride amore mio tu sai bene quanto tu per me sei bellissima e unica, sei la mamma dei nostri figli nonché mia moglie e non c’è bisogno che io ti dica quanto tu sei sempre al primo posto per me.

In alcuni uomini dopo diversi anni di matrimonio avviene un fisiologico calo di “attrazione ottica” nei confronti della propria donna cosa che in me invece come tu sai bene non avviene.

Io ti vedo sempre con gli occhi del primo giorno e l’eccitazione che mi trasmetti nel guardarti è sempre la stessa paragonata a quella di un qualsiasi altro uomo che ti vede per la prima volta “cosa che nella quotidianità ti sarà sicuramente già successo puntualizza Mariano”

Iride gli risponde dicendo che gli sguardi degli altri uomini su di lei avvengono come alla maggior parte delle donne in circolazione, sul momento può farmi piacere come a qualsiasi altra donna ma tu sai bene che quando succede comunque nasce e finisce lì perché amo te.

Mariano ovviamente non nutriva nessun dubbio su questo e forte di questa certezza comincia a confidare a Iride questo nuovo piacere che si sta alimentando in lui nell’immaginare la sua amata in particolari situazioni ed entrambi ne discutono e sì confrontano nella massima trasparenza come d’altronde sempre fanno con qualsiasi argomento debbano affrontare.

Nelle sere successive nel ritrovarsi sotto le lenzuola quei dialoghi e quei sussurri di un certo tipo riprendono ed entrambi si rendono conto che quel fantasticare e ...

... immaginare in sintonia durante l’intimità sta producendo in loro una nuova fiamma che pian piano gli accende e gli alimenta ancor di più di quanto già non lo siano per loro natura.

Mariano che è sempre stato un abile regista conduce Iride sia verbalmente che mentalmente a immaginare anche in lei la presenza di un’altro uomo lì nel loro letto… il tono di voce caldo di Mariano disegna nell’immaginazione di Iride anche i più minuziosi dettagli a tal punto che Iride quasi percepisce realmente sulla pelle il contatto caldo delle mani dell’ospite che l’accarezzano, tutto questo a sua volta mescolato al piacere regalato dallo stesso Mariano mentre si affonda vigoroso dentro di lei sussurrandogli all’orecchio la sua estasi per la situazione che si sta creando.

Questi giochi di immaginazione e forte stimolazione cerebrale tra Iride e Mariano si susseguono a tal punto che decidono di dare un nome di fantasia al loro amico immaginario e lo battezzano in quel di Dante.

Dante entra così a far parte delle notti fantasiose e piccanti di Iride e Mariano e comincia a ricoprire un ruolo decisivo guidato non più solo dall’abile regista iniziale “Mariano” e dalla sua voce guida, ora Dante risponde al coinvolgimento e al trasporto anche di Iride che inesorabilmente lo rende presente anch’essa tramite la sua voce guida in un turbine di scene e situazioni che entrambi i coniugi disegnano con la loro fantasia ormai sempre più pluriorgasmica.

Iride assapora il piacere di praticare per la prima ...