1. Fallo per me! – racconto su commissione


    Data: 02/10/2022, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Tradimenti Voyeur Autore: Falu, Fonte: RaccontiMilu

    ... di un sentiero abbandonato, mentre abbassavo i sedili si era sfilata gli slip e sbottonata la camicetta. Aveva aperto le gambe e le ero entrato dentro di lei. Aveva detto ‘piano che è la prima volta’, ma era bagnata e il mio cazzo duro come la roccia si era fatto spazio dentro di lei senza resistenza alcuna.
    
    L’avevo scopata li, per 5 minuti ero entrato e uscito dalla sua vagina, provocandole un orgasmo pochi istanti prima di venirle dentro.
    
    Vedo il cazzo dell’uomo entrare senza preavviso, tutto di un colpo, fino in fondo! Manuela inarca la schiena mentre inspira profondamente, rimane rigida trattenendo il respiro, ha la bocca aperta poi le esce un urlo, un verso che non mi è mai capitato di sentirle. Misto tra dolore e piacere.
    
    “Non sei abituata a queste dimensioni!” dice tirandolo fuori del tutto e strappandole un’ altro urlo. “Quella merda di tuo marito non è dotato quanto me! Senti cosa ti sei persa fino ad oggi!” Un nuovo colpo la fa sussultare! Io le guardo il seno che sobbalza al colpo. Di nuovo l’urlo ma questa volta più cupo, più profondo. La vedo respirare come se avesse fatto una corsa, il petto si solleva quasi gonfiando le sue tette a dismisura per poi ridiscendere rapidamente.
    
    Reagisco dicendo “Piano!” Ma lei risponde subito: “Tranquillo è stata solo la sorpresa, ma se vuoi ci fermiamo.”
    
    “Siamo venuti qui per scoparla, stai zitto e guarda stronzo!” Riprende il pancione.
    
    Non capisco più nulla, guardo la scena, sento i rumori, respiro i profumi. ...
    ... Non dico nulla, mentre continuo ad osservare quelle collinette di carne rosse, apostrofate dal quel meraviglioso e gonfio capezzolo, muoversi a ritmo del suo affannato respiro.
    
    Quante volte avevo strofinato il mio glande girando attorno ai suoi capezzoli, il mio pene veniva soffocato da quelle tette strette tra le mani, spariva, quasi risucchiato dal solco centrale.
    
    Vedevo il mio sperma imbrattarle di crema biancastra, chissà che effetto avrebbe avuto ora che la sua pelle aveva una tonalità più rossa dovuta alle torture subite.
    
    Le mani dell’uomo si poggiano sul seno, le stringe forte fino a farla mugolare ancora, le fanno male ma non reagisce, le dita sprofondano nella soffice carne e quello che rimane esposto si gonfia e sembra esplodere da un momento all’altro. Lei apre la bocca ancora di più, inspira profondamente.
    
    Vedo l’uomo allontanare il bacino piano piano. Vedo il tronco del cazzo uscire nodoso e pieno di piacere della mia donna, vedo la soffice carne della sua vagina allargarsi ma allo stesso tempo cercare di trattenere la cappella dentro. Il glande appare per qualche istante dal foro allargato della sua intimità, poi di nuovo una spinta forte e decisa.
    
    Mi sembra di godere nel vedere la scena. Sento un calore salirmi lungo il corpo. Invadermi la testa. Tremo e osservo la forza con cui l’uomo spinge il suo membro dentro di lei. Le di nuovo urla, ma è un urlo profondo, sospirato un urlo di piacere.
    
    Ha il culo appoggiato sull’orlo del tavolo e la testa ...
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