1. Il Sicario – Collana il Dravor Vol. IV


    Data: 29/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... una smagliatura. Un corpo efebico, con solo un ciuffetto di peli tra le gambe e poche tette.
    
    – Vieni Astra. – Jira rimase a pancia in giù e Astra le si mise a cavalcioni sul letto, poi si chino su di lei ed iniziò a baciarla partendo dal collo e scendendo sulla colonna vertebrale, la baciava e la leccava mentre le sue mani lavoravano sulle sue spalle e Jira si distendeva e mugolava di piacere.
    
    – Vedo che la tua nuova padrona ti ha trattenuto a lungo – disse ironicamente tra un gemito e l’altro.
    
    Astra sorrise, – non capita tutti i giorni di poter parlare con una bella kalsna come me, ciò suscita molta curiosità. –
    
    Jira si divincolò dall’abbraccio della kalsna e si girò su se stessa, quando la ebbe di fronte l’attirò a sé e la baciò sulle labbra. Poi con una forza sorprendente per chiunque, in una donna così piccola, ma non per Astra, la rigirò e le parti si invertirono, ora era la Padrona ad essere sulla schiava. La leccò sul seno e la mordicchiò, stavolta fu la kalsna a gemere di piacere.
    
    – Cosa ti ha detto? – Jira parlava, ma non smetteva di leccare la sua kalsna.
    
    Astra sospirò, la sua Padrona la dominava da ormai venticinque anni, ma continuava ad amarla con costanza e non si stancava mai del suo corpo, se voleva poteva averne di più giovani e belle in abbondanza, ma era lei quella che voleva.
    
    – E’ chiusa come un’ostrica, non parla. –
    
    – Ma? –
    
    – Ma è una donna strana. Bella, pudica, e sottomessa. –
    
    – Sottomessa? –
    
    – Sì, ...
    ... sottomessa. Le piace essere dominata. –
    
    – Come lo hai capito? mica te lo avrà detto lei. –
    
    Astra gemette. – Padrona, padrona, mia adorabile padrona, certe cose io le capisco, dovreste saperlo. –
    
    Jira non ne dubitava, si chinò ancora più giù, tra quelle gambe bianche, lunghe, deliziose e la leccò. Astra era un lago, smaniava, voleva spingere il bacino in avanti, ma quello alla Padrona non piaceva, la voleva passiva ed inerme.
    
    Jira la penetrò con la lingua e Astra non riuscì più a stare ferma, contrasse le cosce e le strinse sul viso della sua Padrona, sapeva che non doveva farlo, ma era più forte di lei. Jira di solito la riconduceva ad un atteggiamento sottomesso immediatamente, mordendola o strizzandole un capezzolo o graffiandola, ma questa volta le permise di essere esuberante. Intanto la divorava, la sua kalsna gemeva e si dibatteva trattenendosi dal gridare. La kalsna venne e ringraziò la sua Padrona.
    
    Astra si accucciò accanto alla sua padrona e si addormentò immediatamente. Jira rimase sveglia un po’, Isabella non è male, una donna bella ed altera, pensava, non mi dispiacerebbe vederla strisciare ai miei piedi, sorrise e si strinse alla sua kalsna, Astra, nel sonno, mugolò soddisfatta.
    
    Prima di addormentarsi Jira diede un bacio sulla spalla nuda di Astra con un ultimo pensiero per la sua kalsna: domani ti umilierò ben bene, come non faccio da molto tempo, vedremo come reagirà Isabella. Astra ignara dei pensieri della sua Padrona mugolò ...