1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 34


    Data: 29/09/2022, Categorie: Cuckold Etero Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... altre occasioni avevo provato bruciore dopo un’intensa scopata ma quella sera era davvero insopportabile, quando entrammo nella doccia l’acqua fresca mi fece stare meglio, lo sciacquai a lungo prima di sentire che le cose andavano meglio, stava in silenzio insaponandomi la schiena:
    
    – “Va meglio tesoro?”;
    
    – “Si meglio grazie…”;
    
    – “Posso dargli un bacino?”;
    
    – “Meglio di no, per stasera basta, mi sono spaventato Simona, non mi aveva mai dato tanto fastidio…”;
    
    – “Ok, ti lascio stare allora, sei stato magnifico prima…”;
    
    – “Anche te, stasera eri particolarmente su di giri, lo sai che pensavo svenissi…”;
    
    – “Ci sono andata vicino, è stato fantastico, non hai idea cosa voglia dire per una donna provare un orgasmo, è una sensazione indescrivibile, prima li ho avuti in continuazione uno dietro l’altro, è stato fantastico…”;
    
    – “Sarà come dici ma mi sono spaventato…”;
    
    – “Sei un tesoro, ti sei preoccupato per me, ti amo lo sai?”.
    
    Tornammo a letto, bisognava ripulire per terra dove avevamo scopato pochi minuti prima, mi disse di andare a riposarmi, ci avrebbe pensato lei, mi addormentai prima che tornasse, ero davvero distrutto. Mi svegliai con il cazzo in fiamme, erano le 4 del mattino, andai in bagno, pensavo di svenire quando lo misi sotto l’acqua fredda del lavandino, era rosso fuoco e mi pulsava da impazzire, mi stava distruggendo quella donna. Tornai a letto dopo una mezz’oretta, dormiva tutta nuda, la sua vista mi provocò un’erezione, dovevo prendere ...
    ... una boccata d’aria, uscii sul terrazzo, c’era un’arietta bellissima a quell’ora, le luci dei lampioni che illuminavano la stradina erano una vista davvero mozzafiato. La porta della nostra camera si aprì, era Simona, tutta nuda ed assonnata:
    
    – “Tesoro tutto bene?”;
    
    – “Si grazie, avevo bisogno di prendere una boccata d’aria…”;
    
    – “Mi sono svegliata e tu non c’eri, mi sono spaventata, stai ancora male?”;
    
    – “Si mi sono dovuto rinfrescare nuovamente…”;
    
    – “Ti lascerò tranquillo fin quando non starai meglio…”;
    
    – “Mi sa che è meglio…”;
    
    – “Scusa…”;
    
    – “Non devi scusarti, non mi hai mica obbligato…”;
    
    – “Lo so ma mi sento in colpa…”;
    
    – “Dai andiamo a letto…”.
    
    Ci addormentammo abbracciati uno all’altra come al solito.
    
    La mattina successiva ci svegliò Paolo, Clara era andata nella sua camera, Simona gli disse che lo avremmo raggiunti in spiaggia, avevamo bisogno di riposare ancora, avremmo parlato più tardi della sera precedente.
    
    Uscimmo dalla camera verso le 11, Clara e Paolo ci salutarono, la tardona sorrise:
    
    – “Era ora dormiglioni, avete fatto la guerra ieri sera, non si riusciva a prendere sonno…”.
    
    Simona le rispose con aria soddisfatta:
    
    – “Non hai la minima idea di quello che abbiamo fatto…”;
    
    – “Si sentiva perfettamente invece quello che stavate facendo, hai commentato tutto il tempo ogni cosa…”.
    
    Scoppiarono a ridere, ormai erano entrate in piena confidenza, Simona chiese a Paolo di metterle la crema, la sua mano tremava talmente era ...
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