1. Disco Babylon 2010 - Alcol e Dorinda


    Data: 28/09/2022, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... scopata.
    
    “Io ti voglio…”
    
    “Sento che mi vuoi da quanto è dura questa bella minchia!”
    
    La sbatto letteralmente di lato, la vista mi si annebbia per un attimo, lei è sdraiata sul sedile, la gamba sinistra all’aria sul poggia testa, le gambe divaricate, sfilo il perizoma, anch’esso nero e di pizzo, il cazzo è durissimo, lo avvicino, la penetro lentamente, non è bagnata, non sufficientemente ma, il cazzo spingendo e colpendo entra. Prendo la sua gamba sinistra e la metto sulla mia spalla destra. I miei colpi sono decisi… l’indeciso sono io. Non so se penetrarla veloce, sbatterla senza sosta o farle sentire intensamente ogni centimetro del mio cazzo, so benissimo che non ho a che fare con una ragazzina, nel dubbio tengo un ritmo continuo, la scopo senza irruenza ma le faccio capire che ho un cazzo performante. Non dovrei avere dubbi o esitazioni, lei scopa con me… mi ha scelto, devo soddisfarla.
    
    Trafilato da questo pensiero inizio ad essere un forsennato, i miei colpi di cazzo diventano veloci e violenti, lei gode, lei geme e sa farsi sentire eppure, mi guarda. Il suo sguardo mi dice di andare piano, vuole qualcosa di giusto, forse dolcezza? Non me ne frega un cazzo, oramai è mia la fotto come voglio, non mi fermo fino a quando quell’espressione eccitante sul suo volto scompare. Percepisco che trattiene il piacere, la sto sfondando ma credo che non è quel che vuole. Si morde il labbro.
    
    “Vai piano stallone, non sono una vacca da monta ne la troia che ti sei fatto ...
    ... nel bagno!”
    
    Mi ha beccato, mi fermo, non so rispondere, non sorrido, resto perplesso. “Mi ha fatto solo un pompino!” Cerco di mettermi comodo, adagio l’altra gamba sulle mie spalle, la tiro a me, il cazzo è ancora dentro la sua bollente figa, spingo ancora con la vista annebbiata.
    
    “Vuoi andare da un altra parte?” Le chiedo così da nulla, levo il cazzo… mi masturbo mentre parliamo.
    
    “Dove vorresti andare?” Chiede lei incuriosita.
    
    “Voglio scoparti come si deve, mi fai proprio eccitare… cazzo ne so? Un albergo?”
    
    Lei mi guarda perplessa ed io mi chiedo se ho detto una cazzata.
    
    “C’è un albergo carino al primo bivio, dovresti averlo visto!” Esclama contenta, eccitata. Lo vedo nei suoi occhi.
    
    Ho capito quale dice, mi rivesto alla buona, cerco di andare al posto di guida, lei mi ferma, mi tira indietro, mi bacia, mi tocca, mi stringe i coglioni. Cazzo mi fa male, mi piace.
    
    “Forse mi farai godere tanto… molto suppongo ma, non sei in grado di guidare…”
    
    Lascio che mi bacia in maniera selvaggia. Si riveste alla buona anche lei, non mette l’intimo, andiamo avanti, guida lei fino all’albergo, io la guardo e la molesto durante il tragitto, l’erezione non smette. Alla reception lei dimostra disinibizione, naturalità, io sembro un pervertito con una prostituta. Ha il mio portafoglio, paga subito la camera. Chiede esplicitamente l’ultimo piano, ci saranno quattro persone in quel albergo. L’uomo assonnato ci da la camera, le due di notte. Il tempo passa e riacquisto ...
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