1. 316 – Francesca: a cena con Stefano


    Data: 26/09/2022, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Francesca e Stefano stavano provando a stare insieme solo da poche settimane, giusto il tempo necessario per verificare i loro sentimenti reciproci e lei sistemare, senza romperlo, il suo rapporto con Alberto. A lui ha detto di prendersi un periodo di pausa sentimentale e la discussione non è stata serena. In lei c’è stata malinconia ed in Alberto il sospetto (fondato) che lei avesse un altro uomo pur non sapendo chi fosse. Francesca e Stefano facendo coppia si facevano vedere in giro ma non in ambienti frequentati da Alberto o dai suoi amici più stretti. Nello studio legale Francesca non lavorava più da tempo e con le colleghe si sentiva al telefono sporadicamente ad esclusione di Manù con che era presente al primo incontro, per altro casuale, di Stefano in parco. Da quel momento Francesca ha visto Stefano il quale per l’esuberanza erotico di lei in pubblico riusciva a malapena a toglierle le mani di dosso e Francesca si divertiva a stuzzicarlo quando meno lui poteva approfittare della sua figura snella e invitante. Queste situazioni sono diventate un gioco tra loro e lei ha colto ogni occasione per farlo arrapare il più possibile con tocchi sottili, delicate, sfiorandolo in viso e sul petto, facendo anche allusioni giocose. Un sabato sera si stavano godendo una bella cena in uno di quei ristoranti che offrivano, per accompagnare il pasto, degli ottimi drink e della buona musica ad alto volume. Seduti ad un tavolo non grande ed uno accanto all’altra i due si godevamo la ...
    ... reciproca compagnia ed a Francesca è venuta voglia di infilare la mano sotto il tavolo per spremere il cazzo di Stefano da sopra i pantaloni. Poiché la cena era ottima ed il servizio era lento, per un’ora buona Francesca ha sorriso giocosamente godendosi la crescente ma soppressa eccitazione di lui. Lei lo stava facendo impazzire di desiderio e il cazzo pulsava sotto le sue manipolazioni nascoste dalle falde della tovaglia che lo facevano impazzire di lussuria. In quello stato a cui Francesca lo aveva portato, tutto ciò a cui lui riusciva a pensare era il portarla a casa e darle il cazzo duro che voleva così chiaramente per penetrarla e sborrarle dentro. L’esperienza in fatto di sesso era notevole e sapeva come portarlo ad una grande eccitazione ma anche di recedere. Stavolta per rendere pan per focaccia avendo lui fato lo stesso gioco in altre situazioni pubbliche, lo ha spinto ad una grande eccitazione forse oltre la solita. “Hai visto come ci sorrideva la cameriera?” gli ha sussurrato all’orecchio “Sono sicura che lei sa che sto giocando con il tuo cazzo. Scommetto che ha la figa bagnata quasi quanto la mia” e poi ha ridacchiato stringendo forte il cazzo. “Non vedo l’ora di sentirti dentro di me. Ci sarà qui un posto dove puoi scoparmi?” “Ma dai! Ti voglio scopare, eccome! E vorrei anche venirti dentro ma qui credo che sia impossibile!” Il cuore di Stefano batteva forte l’autocontrollo stava per andare a quel paese. Lei era troppo erotica, dire sexy era un diminutivo ...
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