Profumi Africani
Data: 04/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: rafaellita, Fonte: EroticiRacconti
Avevo 30 anni quando l’azienda dove lavoravo mi offri un’esperienza lavorativa a Casablanca, Marocco, che accettai con qualche dubbio, ma l’occasione era troppo grande per rifiutarla.
Le prime settimane mi servirono per ambientarmi, per capire quella strana società, affascinante e contraddittoria, e man mano che mi rilassavo le attenzioni per il sesso maschile erano sempre più forti.
L’hotel dove alloggiavo era frequentato quasi totalmente da uomini d’affari, qualche francese ma generalmente uomini africani ed arabi. All’ultimo piano un piccolo ristorante ed una grande zona bar, con comode poltrone e musica rilassante, dove andavo spesso la sera per bere qualcosa. Chiaramente mi guardavo attorno e tutte le settimane, per qualche giorno, vedevo un signore sui 50anni, sempre impeccabile nel vestire ed una pelle color ebano che lo rendeva ancor più affascinante. Con le settimane iniziammo a salutarci ma la sera che vi racconto la sala era praticamente semivuota, entro e guardandomi mi fece un segno di saluto e venne verso me. Con un francese perfetto mi chiese se mi andava di bere qualcosa assieme e chiaramente accettai, alzandomi e porgendogli la mano per presentarmi. Da vicino era ancora più affascinante, una voce calda, tranquilla e ci mettemmo a presentarci meglio. Lo guardavo e lo trovavo cosi attraente, un uomo sul 185 ben messo ma non grasso, originario del Kenya ma ormai residente da anni in Marocco. I suoi atteggiamenti decisi ed eleganti insinuavano in me una ...
... folle curiosità e un atteggiamento di ammirazione e rispetto per il ruolo che ricopriva nel mondo lavorativo. Ci bevemmo più di un bicchiere di vino rosso fino a quando il cameriere venne a dirci che avrebbero chiuso il bar in anticipo quella sera. Immediatamente lui chiese il conto e volle con insistenza pagare il conto. Uscimmo dal bar per tornare nelle nostre stanze e davanti all’ascensore, molto vicino a me guardandomi negli occhi mi disse. “che dici se ci beviamo l’ultimo bicchiere nella mia stanza?”. In quel momento lui aveva ben chiaro cosa voleva, e dal mio atteggiamento aveva ben chiaro cosa volevo anch’io da quell’uomo stupendamente maschio e risposi con un semplice…. Con piacere! In ascensore il silenzio, l’imbarazzo, il cuore a mille e penso che ero totalmente rosso in faccia. Apri la porta della sua stanza, entrammo e mi invito a sedermi in una piccola zona bar. Lui mi guardava e mi disse che se non mi scocciava si sarebbe messo un po in libertà. Si tolse la giacca, la cravatta, la camicia! Rimase a petto nudo, virile, quel colo ebano stupendo che non mi faceva togliere lo sguardo da lui, mentre mi parlava. Si avvicino, prese una bottiglia di vino rosso già stappata e verso due bicchieri e dopo un piccolo brindisi, un piccolo sorso si tolse i pantaloni. La situazione diciamo era imbarazzante, una sua vistosa erezione non mi fece più capire nulla. Si avvicino e mettendomi una mano sulla spalla mi disse: “ti piace?”. Lo guardai da sotto con l’espressione chiara del si ...