1. Gelosie


    Data: 22/09/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Margie, Fonte: EroticiRacconti

    Lui è via per due giorni. Lui è via per due giorni con un'altra. Sì, sì, lo so che tornerà e so che tutto sarà esattamente come sempre, come prima, come le altre volte.
    
    La tizia (proprio tizia, visto che si chiama Tiziana) non è male: a metà strada fra me e Lara, in tutto. Solo che lei è bionda. Mi hai mandato le foto, carogna, di lei nuda, di lei con te dentro, della sua bocca colma di te. Io non ci riesco fino a quel punto, cazzo! Le chiederei d'insegnarmi. Ah, già, con le altre ti s'ingrossa di meno. E allora, perché ci vai? Hai ragione, per lo stesso motivo per cui ci vado io, con altri. Hai ragione: sto divagando.
    
    Talvolta mi chiedo se sia un blocco legato a quel cesso di educazione che ho ricevuto. Ma è possibile che le religioni s'interessino tanto a come lo fai, con chi lo fai, quando lo fai, dove lo fai, perché lo fai? Lo faccio come mi piace, quando ne ho voglia (cioè di solito), con chi mi pare o con chi mi capita (poco importa che poi abbia bisogno di farlo con te), lo faccio perché mi piace, dovunque mi trovi. Be', non proprio dovunque io sia, ma di certo dovunque sia possibile. Talvolta penso che con un'educazione meno rigida riguardo la sessualità forse sarei meno troia. Ma non importa, ora. Ora sono sola e non ho voglia, non ancora, di mettermi addosso quel poco, salire in macchina e andare da qualche parte. Che poi lo so benissimo, dove andrò: dove si aggancia. In fondo sono quasi le sei, avrei tutto il tempo, quel tempo che ora sto usando per pensare ...
    ... che ti stai sbattendo quella troietta. Puttanella giovane. Avrà dieci o dodici anni meno di me. Una studentessa? Di certo, ora, studentessa della tua anatomia. Non teoria, pratica.
    
    Non è questo che m'importa, lo sai bene. Quel che m'importa è invece che sono sola e mi hai fatto venire voglia, non di te, di lei o di voi. Neanche quella che temo. Voglia di uno che cerchi in me il suo piacere. Anche due, insieme.
    
    La guardo un'altra volta. Sulla sua pelle le linee chiare del perizoma incrociano un tatuaggio. Coi tatuaggi non puoi giocare come coi miei piercing. È anche per questo che non sono tatuata: un dolore che passa e un segno che non si cancella. I piercing invece... Ora ci gioco io.
    
    Ma lei, quella specie di ragazzina tatuata, è almeno brava? Portata, dalle foto, si direbbe proprio. Anche appassionata. Leggo nello sguardo fisso del suo viso la soddisfazione. Scopi bene, tu! Ma non trovo in quegli occhi nocciola la devastazione, quella che lasci in me, sempre. Tranne quando giochi a non darmi il colpo di grazia ma mi fai venire lo stesso. Te lo concedo: è raro. Di solito sei generoso. Ma che cavolo ci vai a fare con una puttanella così? La tua troia sono io e sono io che tiro fuori tutta la tua porcaggine. Neanche l'amore c'è in quegli occhi: soltanto passione, narcisismo. Le piacciono le sconcezze, quelle che dici così bene? L'hai chiamata troia? Non voglio, lo sai, che tu le dica che è la tua troia. La tua troia sono io, perché con me ti riesce meglio, ti sgorga ...
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