1. Vita da cornuto 2 - Tormento ed eccitazione


    Data: 21/09/2022, Categorie: Tradimenti Autore: P1945, Fonte: EroticiRacconti

    ... cazzo e coglioni mentre continua a parlare: “Evita di pensare a queste cose in modo troppo serio. Prendi il tutto come un bel gioco raffinato, un tenero duello tra noi due. Gioca con me! Ne godremo insieme e nessuno si farà del male”.
    
    Il discorso tutto sommato non mi dispiace e il mio uccello dà segno di voler nuovamente volare. Mi giro, le abbraccio i fianchi e stampo un lungo bacio sulla sorca odorosa di scopata. Mia moglie mi sta un’altra volta sorprendendo. Una settimana fa la stavo considerando una lurida zoccola inaffidabile, mentre adesso mi appare una sorta di benefica e saggia dea madre.
    
    Ci ritroviamo ora nella posizione del 69 sul fianco (la più comoda). Mentre mi ubriaco dei suoi umori, con la lingua mi lavora di fino la punta del cazzo ormai risorto.
    
    Tra una leccatina e l’altra continua a parlarmi: “Non te l’ho già detto perché non so ancora il giorno e l’ora, ma la prossima settimana avrò un incontro con un uomo che tu non conosci. Amore, ci scoperò e probabilmente mi inculerà pure. Come ti senti ora che te l’ho detto? Sei pronto a giocare?”
    
    Un feroce crampo allo stomaco mi blocca quasi il respiro, poi nel giro di qualche secondo l’anestetico psichico mi provoca un’erezione marmorea.
    
    “Mi piace questa risposta! Con piacere ti allungherò le corna; lo farò pensando a te che mi aspetti a casa col cazzo diritto”.
    
    Ha smesso di punzecchiarmi il cazzo con la lingua e ora lo pompa partendo dalla punta fino a farlo sparire tutto nelle sue fauci. È un ...
    ... duro obelisco di carne; ma non voglio venirle in bocca. Le lecco il buco del culo. Intuisce i miei propositi; non fa una piega. Mi allungo verso il cassetto del comodino. Estraggo un flacone di lubrificante specifico. Ne cospargo l’ano anche all’interno. Il cazzo è già bello umido e scivoloso grazie all’azione della sua bocca.
    
    Mi rigiro. La metto prona a quattro zampe. Le lecco il retro del collo, mentre le accarezzo il culo. Introduco un dito medio nel buco; entra senza nessun problema. Allora passo ai due pollici, che entrano bene insieme. Poi cerco di allargare l’ano separando i pollici. Sussulta e geme piano. Le vengo sopra; lei con le mani divarica le natiche. Comincio a spingere roteando la punta del cazzo. Spinge come per defecare, lo sfintere si rilassa e la cappella scivola dentro. Mi puntello e spingo con più forza. È entrato tutto senza dolore alcuno.
    
    La bacio dietro l’orecchio. Si eccita. Ruota il capo verso di me e sussurra: “Quando si collabora e si fanno le cose insieme è tutto più facile e gradevole, vero?!”
    
    Poi come una scudisciata: “Inculami, cornuto!”. Muscoli dorsali e glutei scattano in una danza aritmica e selvaggia. Le mie spinte si susseguono irregolari, ora forti ora più delicate in ogni direzione con ritmo irregolare. Mi sembra che stiamo danzando il finale di Le Sacre du Primtemps, quella musica unica così carica di sensualità, istinto, ferocia, amore sublime e morte.
    
    “Dammelo tutto! Fammelo sentire bene! … sì, così che mi piace… spingi ...