La signora Simona
Data: 18/09/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... ha confessato nelle e-mail che allego qui, per voi, col suo permesso.
“Ho letto la tua mail, grazie, sei sempre gentile e comprensiva.
Non mi giudichi e sento che sei sincera e comprendi questa mia situazione di continua ricerca del sesso. Io credo che passerà ma non me ne cruccio né me ne voglio preoccupare.
Se devo essere sincera fino in fondo, non mi spiace quello che sto facendo adesso, mi rammarico per non averlo fatto prima.
Ma prima non ero così allupata, la mia testa non fantasticava sempre e il mio desiderio era sopito: più tranquillo, diciamo.
Dopo i quaranta è iniziato questo nuovo coorso e adesso sono s**tenata e ne voglio sempre di più.
Non ricordo se te l’ho già accennato: dopo Pasqua ho iniziato una relazioncella con un ragazzo, figlio di una mia collega.
Non lo vedevo da qualche anno (lo ricordavo ancora ragazzino) e già allora mi sbirciava sotto la gonna, me lo ha confessato lui, candidamente.
E’ un bellissimo ragazzo dal fisico statuario, fa palestra o qualcosa del genere, purtroppo sessualmente non mi dice granché, forse si emoziona, chissà?
Una volta che ho capito che era letteralmente cotto è stato facile manipolarlo, per convincerlo che era tutto merito suo e che io, verginella, non facevo che soccombere alla sua mascolinità.
La prima volta lo abbiamo fatto nella mia macchina. Muovevo le gambe nella guida e, a furia di non aggiustarmi la gonna, pian piano si scoprirono tutte le cosce, prima fino al bordo delle autoreggenti e ...
... poi, ancora su, piano, fino alle mutandine.
E lui? Ancora non si dava da fare, poveretto.
Presi lo stick del burro di cacao e, a un semaforo, finsi grossolanamente di perderlo dalle dita,
Ripresi a guidare e gli chiesi, candidamente, di cercarmelo tra le gambe, perché non sapevo dove era finito. Allora lui mangiò la foglia e, benché poco esperto, si abbassò sulle cosce, che tenevo socchiuse e iniziò a frugare, a scavare… dandomi i brividi.
Mi diressi verso casa e mi infilai nel garage, abbassai per metà il portello basculante, per avere il tempo di trovare una scusa se arrivava mio marito.
Poi ci spostammo sul sedile posteriore e scopammo due volte. Lui era una furia s**tenata e non era mai venuto dentro a una donna liberamente.
Sicura del suo stato di salute, lo permisi e dopo la seconda, ero completamente piena del suo sborro. Se ne andò con il tram, tutto vergognoso e impacciato, quasi si vergognasse di avermi sporcata.
Io non venni con lui, mi masturbai dopo, sul sedile, distesa, tranquilla.
Mi misi sotto un giornale aperto, per non inzuppare i sediolini di alcantara.
Ora, la cosa che mi da più sensazioni è la mia ricerca di contatti nuovi, fisici, tra gli sconosciuti.
Con questo ragazzo scopiamo spesso, di mattina viene a casa, prima o dopo l’università; per scongiurare il pericolo di essere beccati, lo facciamo quasi sempre vestiti. Io indosso una vestaglia per la casa o l’accappatoio, che sono aperti sul davanti. A lui basta tirarlo fuori ...