Venduta come una Puttana nei cessi
Data: 14/09/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu
... masturbazione usando in contemporanea le mani: una per ciascun sesso . – Ora lecca e succhia. Facci sentire come ingoi i cazzi, con quella bocca da pompinara. – Obbediente, iniziai a percorrere i membri con le labbra dischiuse e salivose. Li inzuppai lungo tutta la superficie di bava filamentosa. Esplorai con la punta della lingua i rilievi nodosi e le vene ingrossate che li solcavano, poi la feci guizzare rapida sui frenuli alla base delle cappelle e ancora più in giù, voluttuosamente, lungo lo scroto fino a lambire gli ani. Emettevo versi lascivi e sospiri, nel colmarmi la bocca dei sessi. Mentre compivo quel raffinato lavoro di bocca, vidi con la coda dell’occhio Marco che appoggiato allo stipite della porta, si godeva lo spettacolo: aveva tirato fuori il sesso e si stava masturbando con lentezza. ” Che porco! ” pensai “Gli piace toccarsi guardandomi succhiare il cazzo a degli sconosciuti.”. Allora decisi che se godeva a vedermi fare la troia, lo avrei accontentato. Per ripicca sarei stata una cagna in calore, più puttana e insaziabile di una baldracca da reggimento. Presi il cazzo del più vecchio e lo strusciai fra le tette: il porco mi fece colare la sua saliva in mezzo ai seni perché scivolasse meglio, intanto con le dita mi pinzò i capezzoli e li torse tirandoli verso l’alto, un dolore ardente che ebbe il potere di eccitarmi ancora più. – Uhmmh …Siii…cosììì… – Emisi dei gemiti prolungati e una nuova colata di ciprigno mi fiorì fra le cosce. Il sesso dell’altro lo ...
... avevo in bocca, mi teneva la testa tra le mani e mi scopava la gola con metodo. Scivolava a toccarmi l’epiglottide, combattevo lo stimolo a rigettare e sbavavo tossendo. Quando lo tirava fuori, la saliva glielo rendeva lucido e brillante: mi stupiva che potessi ricevere tutta quella carne in bocca senza soffocare. Mentre avevo quel cazzo affondato nella gola, l’altro da dietro, si faceva strada con la mano nella fica. Spinse tutte le dita dentro, mentre con la mano libera mi sculacciava con colpi secch:, sentivo bruciare le natiche a ogni schiocco sonoro. Ero in fregola, mi sentivo una porca in estro. I due lerci mi scopavano insieme come una vacca, ansimavo forte e lampi rossi mi appannavano la vista. Il più vecchio, non pago delle sculacciate, sciolse la cintura dei pantaloni, la piegò in due nella mano e iniziò a infliggermi delle energiche staffilate sulle natiche. I suoi colpi si alternavano agli affondi del cazzo del compare nella mia bocca: lavoravano in sintonia, non dandomi tregua. Gemiti, come un gorgoglio liquido mi salivano dalla gola, secrezioni di bava colavano lungo il collo, avevo il seno fradicio. Mi vollero supina al pavimento, spalancandomi le cosce: il giovane mi teneva le braccia sopra al capo stringendomi i polsi, l’altro iniziò a rifilarmi cinghiate sui seni e sulla figa aperta. Davano sfogo alle loro fantasie sadiche, la libidine gli riempiva gli occhi e io ero il soggetto perfetto su cui scatenarle. Mugolavo sussultando ai colpi, ma ubriaca di desiderio ...