MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... facevo scorrere i suoi pantaloncini fino a metà coscia. Lei fece il resto, restando con un tanga piccolissimo. Fece per sfilarsi anche quello, ma la fermai.
Tornai sulla bocca ed iniziai a baciarla profondamente, ricambiato con un guizzare di lingua che mi faceva battere il cuore all’impazzata.
La mia mano iniziò a carezzare il suo corpo, scendendo piano. Sul seno indugiò ancora per strizzare quel capezzolo birichino, poi scesi sulla pancia, tesa e fremente. Quando giunsi all’elastico del piccolo perizoma, lo sollevai ed andai in perlustrazione. Sotto le mie dita il ventre liscio mi invitava a scendere ancora per incontrare una peluria morbida, quasi un batuffolo di cotone. Giocai con i riccioli del pube,mentre Eli – impaziente – alzava il bacino invitandomi a cogliere il suo fiore profumato.
Mi ritrassi sempre con lentezza e la ragazza mi punì con un piccolo morso sulle labbra. La sua mano scese fino al mio pube ed impugnò decisa il bastone strizzando il glande e facendomi sussultare dal piacere. Partì poi una lunga carezza, dalla radice per tutta la lunghezza, ed il pollice giocava con la cappella e con il buchino dal quale era fuoriuscita qualche goccia di lubrificante.
“Voglio assaggiarlo” mi disse staccandosi e mettendosi di fianco a me.
“E’ tuo!” le risposi girandomi in modo da facilitarle l’operazione. Sentii che le sue mani mi prendevano e si impossessavano del mio bastone, giunto ormai al massimo della sopportazione. La lingua cominciò a lambire la ...
... punta e si insinuò nel buchino, succhiandone l’umore appena uscito.
Nella mia posizione ero ormai con la testa sul suo ventre e sentivo il profumo della sua figa che si spandeva da sotto il perizoma. Mi accorsi che una grossa chiazza bagnata aveva intriso il triangolo e con la bocca mi avvicinai al suo pube ancora coperto.
Le mie dita scivolarono sotto la stoffa ed incontrarono la più dolce e morbida pelle che avessi mai toccato. Umida di piacere e fragrante di odore, si offriva palpitante al mio tocco. La bocca di Eli succhiava voracemente e mi faceva sussultare ad ogni passaggio.
La ragazza alzò ancora il bacino in un invito che non avrei potuto rifiutare, e le sfilai il tanga lasciando libero il piccolo triangolo di peli chiarissimi dal quale emergeva prepotente un paio di labbra rosse e profumate. Tra loro, un piccolo cazzo con tanto di cappella sporgente attendeva il tocco della mia lingua. Mi tuffai tra le sue gambe, ed Eli si spalancò per permettermi di cogliere in pieno il suo frutto. Dapprima esplorai in punta di lingua le labbra bollenti, mentre la ragazza saltava sul divano come presa da una scossa. Poi, deciso, affrontai il clitoride. Fece un guizzo e si tese tutta, cominciando a tremare violentemente. Presi in bocca quel piccolo fallo e con la lingua feci quello che lei stava facendo a me. Eli si staccò dal mio bastone e cominciò a gemere forte, con sospiri e frasi che non riusciva a trattenere.
“Sei mio, sei mio… ti voglio dentro di me.. ti prego, ...