1. Alessandra e la gara delle Dee


    Data: 08/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu

    ... posizione si accorse che la serva aveva gli occhi chiusi. R: ‘Apri gli occhi Alessandra! Voglio che tu mi guardi bene in faccia mentre la bevi! Sei pronta?’ Giuliano lì sotto era completamente spiazzato: doveva recitare la parte di Alessandra trasmettendo l’immagine della serva fedele ma disgustata ma, al contempo, provava anche una contraddizione nel suo animo. Stava davvero per bere della pipì! Non l’aveva mai assaggiata in vita sua. E per giunta era la pipì della sua ragazza; sarebbe più riuscito a tornare indietro? Sarebbe riuscito a ingoiarla? Ancora una volta tutti i suoi pensieri vennero interrotti. Questa volta a farlo fu il sibilo prodotto dal liquido che usciva dalla vagina di Roberta e che, gorgogliando, riempiva l’imbuto andando tiepidamente a bussare alla punta della sua lingua. Il momento era arrivato. R: ‘Ale, non fare la timida! Stappa l’imbuto o si riempirà e tracimerà bagnandoti tutto il viso di piscio.’ Giuliano si fece coraggio. Cercando come poteva di reggere lo sguardo della sua ragazza/padrona, staccò la lingua dall’imboccatura dell’imbuto proprio mentre Roberta (più per non sporcare per terra che per paura di imbrattare lui) interruppe il getto. Iniziò a trangugiare il piscio che gli entrava in bocca a grandi sorsi cercando di non testarne il sapore. Uno, due, tre sorsi e l’imbuto rapidamente si svuotava. Nel vederlo la Padrona riprese a fissare la serva negli occhi e, raccolto un grumo di saliva le sputò in faccia. R: ‘Fai proprio schifo’ Commentò ...
    ... guardandola con disprezzo e, proprio mentre stava per riprendere la sua minzione venne interrotta. Giuliano aveva decisamente sopravvalutato la sua capacità di dominare i suoi conati. Quel gusto acre e nauseabondo aveva riempito le pareti del suo palato e del suo esofago. Se era riuscito a svuotare l’imbuto era stato solo grazie ai profondi sorsi che si era imposto di ingoiare senza assaporare. Ma una volta deglutito l’ultimo goccio del nettare divino il gusto iniziò a bussare ai suoi sensi cominciando dalla bocca dello stomaco riempiendo rapidamente tutto l’esofago la faringe uscendo dalla bocca e riecheggiando persino nel naso. Il sapore, l’odore la nausea, alimentati dal pensiero, iniziarono a trasformanti in spasmodici conati. Giuliano sapeva che era una questione di secondi e, con incredibile lucidità interruppe la sovrana accovacciata sopra di lui che si stava apprestando ad offrirgli un secondo drink. Alzandosi di scatto (facendo istintivamente alzare anche Roberta) chiese: ‘Padrona, non capisco cosa mi succeda! Dov’&egrave il bagno?’ Miracolosamente Roberta capì e glielo indicò. Giuliano raggiunse il water ‘ quello vero ‘ appena in tempo per scaricarvici dentro tutto il liquido appena ingerito. Si aspettava che Roberta gli chiedesse delucidazioni per non essere riuscito a bere senza vomitare e stava già pensando a come giustificarsi quando avvertì una forte pressione sulla nuca. Era il piede di Roberta che la stava calando infondo alla tazza quasi a toccare con le labbra ...
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