Alessandra e la gara delle Dee
Data: 08/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... esclusivo che si crea con Alessandra in questo frangente. Tu per lei diventi Dio, sei la sua fonte di nutrimento’ Il liquido che esce come scarto dalla tua vescica diventa prezioso nettare per il suo organismo prima di riempire anche la sua di vescica. è una cosa unica, va assaporata. Vi lascio soli’ E strizzandole l’occhio chiuse la porta alle sue spalle lasciando Giuliano e l’amica soli. Sara era eccitatissima. Le cose appena dette da Sara l’avevano eccitata e ora voleva godersi il momento. Era sorpresa che una simile esperienza potesse eccitarla in quel senso’ Ora non voleva pisciare subito in bocca alla serva. Voleva quasi che questa la desiderasse. Voleva che la sottomessa la pregasse di poter bere il suo piscio. Voleva quasi che gliela leccasse via’ Poi per un attimo, al posto di Alessandra pensò a Giuliano’ immaginò che a leccarle la passera e a bersi il piscio ci fosse Giuliano. Beh’ perché no? è un bel ragazzo, il suo corpo è qui e io sono sola con lui. Lui manco se lo ricorderà’ potrei ordinare ad Alessandra di slacciarsi i pantaloni e leccarmi contemporaneamente. Sentì chiaramente che si stava bagnando tutta’ Decise di lasciar perdere quei pensieri e di non tradire la fiducia della sua amica approfittando della sua buona fede e del suo ragazzo. Così, all’improvviso, senza nemmeno guardare sotto di sé, diede un colpetto col piede al petto del fantoccio ‘Sei pronta Latrina? Alzati e mettiti con la bocca a 5 centimetri dalla mia fica. Mi scappa ...
... molto e non voglio fare il lago. Quando avrai la bocca piena, prima di far tracimare tutto, dammi un segno così posso interrompere e lasciarti il tempo di ingoiare. Dai muoviti Era il momento. Di nuovo! Giuliano alzò la testa e portò la bocca a pochi centimetri sotto il sesso di Sara e si appoggiò coi palmi delle mani per mantenere la posizione che comunque non era comodissima. Nonostante le scappasse molto, Sara aveva un momento di esitazione, non riusciva a svuotare la vescica. Forse il sentirsi osservata da un essere sotto si lei che non sapeva nemmeno se fosse un uomo o una donna, forse l’eccitazione, forse che si era trattenuta a lungo e quindi aveva dominato lo stimolo, fatto sta che ora quasi non le scappava più. Poi, il sentire il respiro caldo del fantoccio che le sfiorava i peli della vagina, sentire il soffio leggero che le scaldava le labbra di sotto, la eccitò e, con l’eccitazione, lo stimolo tornò. Dal canto suo Giuliano ormai sperava che la pipì arrivasse alla svelta. Quell’attesa era straziante. Senza contare che l’odore era fastidioso. Sara non era fresca come Roberta qualche ora fa. Si vede che era in giro da tutto il giorno e che non si era rinfrescata nelle ultime ore. Tutte le sue congetture si interruppero nel momento esatto in cui uno zampillo caldo gli lambì il mento, poi il labbro. Per non sporcarsi tutto fu lui a spostare la bocca in modo che il liquido la centrasse al meglio. L’attesa era finita, per la seconda volta in vita sua (e in un solo giorno per ...