Alessandra e la gara delle Dee
Data: 08/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... poteva resistere a lungo’ Ma la pace durò poco. Appena Roberta chiuse il frigo, tornò a spostare tutto il suo peso sui talloni divertendosi a sollevare le punte dei piedi. I mugolii di dolore furono apprezzati da entrambe le padrone con risa e sfottò. Sarà approfittò per riempire quella bocca spalancata dal dolore di cibo masticato spostandolo al suo interno col piede. Nel frattempo, Roberta, sempre sopra l’orecchio della serva, stappò la bottiglia e cominciò comodamente a bere a collo. Bevve parecchio e con tutta la calma e naturalezza possibile. Sembrava non le importasse che il semplice suo peso procurasse tanto dolore ad una creatura sotto di lei. Bevve come si beve sopra ad una piastrella o ad un parquet. S: Sareste da fotografare ahahah, tu in alto che bevi e lei sotto i tuoi piedi che mangia’ ahahah’ Neanche a mettersi d’accordo, appena la serva finì tutto il cibo sul cartone (gentilmente aiutata da Sara che glielo metteva in bocca con la scarpa) Roberta scese dalla sua posizione e sporse la bottiglia di tè all’amica. S: ‘Ammazza, avevi sete? Hai fatto fuori quasi mezza bottiglia!’ R: ‘Eehhhh sta a guardà el capello ahahahah’ S: ‘Guarda Roby, guardale l’orecchio, ha una riga netta rossa proprio dove avevi il tacco!’ Un velo di preoccupazione si posò sul volto della ragazza: ‘che resti e che faccia male a Giù?’ chiese più a se stessa che all’amica. ‘Ma va’ rispose comunque quella ‘Il dolore lo sente sta scrofa’ tutt’al più basta non far tornare Giù finché il ...
... segno non si riassorbe” A: Pa’ padrona’grazie per essere scesa ma mi è montata su una mano” R: ‘ E con ciò? è un problema mio? Taci, non disturbarmi per ste cazzate, non lo vedi che sto parlando?’ A: ‘Scusi, comunque è punto suo’ 3:2 per padrona Roberta, un 3 a 2 molto’ doloroso” R: ‘Ohhh ahahahah cara, a te la palla ora. Ma ribadisco che ci conviene andare di la e metterci comode.’ Sara, vedendo che la suola era stata completamente ripulita ordinò alla serva di togliergliela perché preferiva restare scalza. Poi, sputandole in faccia (forse arrabbiata per il punto appena assegnato all’amica) si alzò e seguì l’amica in soggiorno mentre la serva si rialzava per rassettare la cucina. A: ‘Padrone, cosa volete che faccia delle croste di pizza che restano?’ R: ‘mettile in una ciotola’ è il tuo secondo, ma non mangiarlo finché non saremo noi a dartelo!’ A: ‘Come desidera’ Ci fu un momento di relax per Giuliano. Mentre caricava la lavapiatti e buttava via i cartoni delle pizze si portava la mano all’orecchio. Sangue non ne usciva. Sentiva il cuore pulsare nell’orecchio e un gran calore attorno all’area indolenzita. Temeva solo che il segno ci mettesse due o tre giorni ad andarsene. Come lo avrebbe giustificato? Che caratterino che aveva sua morosa’ amava quei piedi freschi e giovani, calzati in quei sandali che li lasciavano vedere e non vedere. Che eccitazione che continuava a provare. Doveva stare molto attento a non permettere a quell’eccitazione di trovare la ...