Capriccio, capricciosa o capricciosetta ??
Data: 06/09/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Sisifone, Fonte: Annunci69
... sento la lingua battere sul clitoride e quel mix di birra e miei effluvi...una sensazione magnifica...dai continua fringuello....
Le labbra sono dilatate e bollenti e ad un certo momento, si stacca si alza e mi dice con fare deciso: "prendi un preservativo che io libero la tavola". Vado in camera, lo prendo e quando torno lui è in piedi davanti a me tutto nudo come la tavola, un fisico asciutto e sportivo con la sua asta dura e pronta.
Dopo aver indossato il guanto di lattice, mi sfila il vestito e mi solleva di peso afferrandomi per le chiappe. Sono bella tornita, ma lui è forte e mi fa scendere lentamente inserendo il suo pene dentro di me e mi adagia sulla tavola, gli appoggio le gambe intorno al collo. Lo punta, é ghisa allo stato puro, sento il suo cazzo poderoso e nerboruto dentro di me e mentre si muove deciso, stringo tra le dita i miei capezzoli che sono duri e più stringo più diventano duri come il suo cazzo. Cazzo se lo sento e cazzo se mi piace.
Il mio cervello sente solo il piacere...ci sono....é bellissimo....stringo forte la sua testa tra le mie gambe e gemo. Non vorrei che finisse mai.
Estrae il suo membro e sollevandomi con le mani il culo lo appoggia duro come il cemento sul buchino posteriore....non voglio....oggi non ...
... voglio, non mi va....e glielo dico.
Allorché, si avvicina al mio viso, me lo mette in bocca. É acciaio temperato. Lo prendo tutto e con una mano accingo il suo culo e con l'altra accarezzo le palle mentre muovo la mia testa avanti e indietro con energia.
La sua mano mi prende i capelli e mi aiuta nel ritmo, mentre l'altra continua a strizzarmi il capezzolo....dai....dai....dai che mi piace e dai che ti piace, lo sento.
Ed ecco che un getto caldo e abbondante mi riempie la gola. Mmmmm...lo volevo.
Mi muovo ancora per non lasciare nulla di incompiuto e per non perdermi questa esaltazione di piacere. Io sono distesa sopra la tavola con un sorriso ebete, le labbra bagnate e le gambe completamente abbandonate. Sono felice e in trans. Lui appoggiato al bancone della cucina mi sorride, un sorriso sincero e radioso.
Piano piano si riveste mentre io continuo a rimanere dove sono per non perdere questo momento di piacere.
Una volta rivestito di tutto punto, così come era arrivato, mi accarezza il viso e con il suo dito indice sulle mie labbra mi sussurra: "non ti bacio perché bisogna tenere almeno un metro di distanza".
Mi fa l'occhiolino e uscendo dalla porta mi saluta: "il tuo numero me lo tengo. E' stata la più buona capricciosa della mia vita".