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CHLOE
Data: 05/09/2022, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... suo cazzo nel ventre. Furono giorni di lussuria che mai dimenticherò. Ed ora eccomi qui all’aeroporto di Nairobi. Intorno a me non c’è nessuno. Sotto gli occhi dei doganieri e dei poliziotti che mi hanno spogliata con i soli sguardi carichi di desideri, sbrigo le pratiche doganali; vado nella hall degli arrivi. Un uomo alto circa 1,80 mi sta guardando. Lo riconosco. è lui. L’oggetto dei miei sogni mi è davanti. Un languore mi colpisce allo stomaco; la mia micina lancia un urlo da rompere i timpani e subito comincia a lacrimare. Mi bagno. Non mi muovo. Se lo facessi lascerei una scia di umori sul pavimento. Stringo le cosce ed aspetto che sia lui a raggiungermi. Mi è vicino. Allunga le braccia per abbracciarmi. ‘Mamma!’ Gli metto una mana sul petto e lo tengo lontano. Lui mi guarda sorpreso. ‘Fermo. Rispondi prima alle mie domande. Chi sa che sono qui? Quanti sanno che sono tua madre?’ Mi guarda con occhi stralunati. ‘Nessuno sa che sei qui; nessuno sa che sei mia madre.’ ‘Sicuro? Non hai mai fatto vedere a qualcuno, fosse anche un tuo collega di lavoro qualche mia foto?’ ‘Mamma mi preoccupi. Tranquillizzati tue foto non ne ho quindi nessuno ti può collegare a me. Ma perché questi misteri?’ Gli tolgo le mani dal petto. ‘Capirai. Ora puoi abbracciarmi e se vuoi anche baciarmi.’ Intanto mi accorgo che i suoi occhi sono puntati a sbirciare nella mia scollatura. è un segnale positivo. Ho sempre saputo che le mie gemelle lo attraevano il che mi dice ...
... che mi desidera ancora. Mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia. Lo allontano. ‘Non sai fare di meglio? Mi aspettavo di essere baciata come una donna. Ti faccio io vedere che tipo di bacio voglio.’ Con le braccia gli circondo il collo e lo costringo a piegare il capo fino a che le mie labbra non incontrano le sue. Tiro fuori la lingua e con la punta busso alle sue labbra; un attimo di esitazione e le dischiude. Ne approfitto e gli infilo in bocca la mia lingua e la faccio frullare. Lui risponde facendo mulinare la sua lingua contro la mia. Le nostre bocche restano attaccate per lunghi minuti. Intanto avverto una leggera pressione sulla mia pancia. è il suo cazzo che si sta indurendo. Sposto una mano e vado ad artigliarlo. Smetto di baciarlo. ‘Hai un posto dove nessuno possa disturbarci?’ Mi guarda negli occhi e stringendomi più forte mi dice: ‘Andiamo a casa. li saremo io e te e nessun altro.’ ‘è distante?’ ‘Con l’auto ci impiegheremo un’ora.’ Ho aspettato anni un’ora in più non è la fine del mondo. ‘Andiamo. Un’ultima domanda. Sai perché sono venuta?’ ‘L’ho capito quando ti ho vista e la conferma l’ho avuta quando mi hai baciato.’ ‘E sei d’accordo? Se non lo sei a casa tua non vengo. Prendo il prossimo aereo e faccio ritorno a casa mia.’ ‘Mamma se non ero d’accordo non ti avrei invitata a casa mia. Sono anni che aspetto questo momento.’ ‘Non ti importa che sono tua madre?’ ‘Certo che mi importa. Ed è perché sei mia madre che non ho mai smesso di ...