Primo incontro
Data: 04/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Alberto.vic.thi, Fonte: RaccontiMilu
... urlargli:
Ma non lo fece, anzi……abbassò istintivamente lo sguardo e restò immobile sapendo che l’uomo continuava ad osservarla. Si sentiva bloccata, incapace di reagire e allo stesso tempo…….sentiva uno strano calore nel basso ventre…..non riusciva a capacitarsi del suo comportamento. Quell’uomo aveva uno sguardo magnetico ed autoritario. Avrebbe voluto alzarsi ed andarsene, ma le gambe non reagivano……non riusciva ad imporre il proprio volere al proprio corpo. Forse perché in realtà non voleva andarsene……
Arrivò il cameriere con la sua insalatone e acqua naturale. Il cameriere posò sul tavolo anche un calice di prosecco. Maria pensò ci fosse un errore e disse:
Maria avrebbe voluto rispondere che non lo accettava, ma non lo fece, rimase nuovamente incapace di reagire. Quando il cameriere se ne andò l’uomo la stava fissando ed alzo il calice per un brindisi inatteso. Le sembrò maleducato non ringraziare ed imitò il gesto dell’uomo, lo guardò negli occhi intenzionata a prendersi la propria rivincita. Voleva far capire a quell’uomo che stava solo perdendo tempo con lei. Lei che era sempre stata donna sicura di sé, moglie fedele e madre presente.
Ma quando incrociò lo sguardo dell’uomo……non ci riuscì. Non riusciva a reggere quello sguardo maledetto!
Abbassò nuovamente gli occhi verso il pavimento mantenendo il calice alzato…..si sentiva umiliata dal non riuscire a reagire, ma nel contempo sentiva crescere il calore fra le gambe…..si vergognava di sé stessa, ma non ...
... poteva mentire, non riusciva a resistere a quello sguardo. Si sentiva posseduta, soggiogata. Avrebbe voluto alzarsi ed andarsene nuovamente, ma non ci riusciva.
Maria rimase muta, non si aspettava un atteggiamento così sfacciato. L’uomo in realtà non attesa risposta e si sedette al suo fianco.
Mentre parlava Maria continuava a fissare il calice di prosecco, incapace di guardare negli occhi il suo interlocutore e non riusciva più a nascondere una crescente eccitazione che risultava oramai evidente dal capezzolo turgido che spingeva contro la stoffa del reggiseno.
“Perché mi sto eccitando come una zoccola?” Continuava a chiedersi Maria, ma non riusciva a darsi una risposta.
“Ma come si permette questo stronzo!” pensò Maria. Nella sua mente la sua mano si protese verso il volto di Alberto lasciandogli i segni di uno schiaffo purificatore. Ma il suo corpo in realtà non reagiva, anzi…..aprì leggermente le labbra perché sentire quelle parole l’avevano eccitata ulteriormente. Sentiva crescere il calore nel basso ventre e non si sentiva più in grado di controllare il proprio corpo.
Ed ubbidì, senza proferire parole fece ciò che Alberto le aveva velatamente ordinato, alzò la gamba, offrendo uno spettacolo osservato anche da altri tavoli visto che il vestito arrivava a metà coscia, e le posizionò una vicino all’altra.
Alberto sorrideva soddisfatto.
Maria trasalì nel sentire quelle parole e non si mosse, questo era troppo, non avrebbe mai fatto una cosa del genere! ...