1. Gioco doppio (parte 5)


    Data: 01/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... quello a lei destinato ed oosservarla mentre lo beveva tutto di un fiato, forse, pensò, per cercare il coraggio di lasciarsi andare al sesso che aleggiava nell’aria.
    
    Luisa fu colta da torpore e si addormentò.
    
    Ad un certo punto sentì che stava dormendo e sognava che non riusciva a svegliarsi. Sentiva voci ma non sapeva da dove arrivassero. Voci che poi sparivano perché sognava di addormentarsi.
    
    Ecco che nuovamente sognava di non riuscire a svegliarsi né di riuscire a muoversi.
    
    Buio.
    
    Costrizione.
    
    Senso di fatica a respirare.
    
    Voci.
    
    Appena una luce.
    
    Voci più forti.
    
    Fatica a respirare.
    
    Duro, era scomoda, sentiva duro sotto di sé.
    
    Aveva qualcosa in bocca che le dava sensazione di vomito.
    
    Sentiva che riusciva a svegliarsi e non capiva se era un sogno o realtà.
    
    Sempre meno sogno e sempre più realtà.
    
    Piedi, vedeva piedi e caviglie.
    
    Gambe, di uomo e di donna.
    
    Risa.
    
    Duro sotto di sé.
    
    La coscienza prese il posto del sonno.
    
    Si sentiva intorpidita e non riusciva a muoversi.
    
    Legata, era legata con i polsi dietro la schiena e alle caviglie.
    
    Finalmente riuscì a realizzare sempre più cosa le stesse capitando.
    
    Le risa che sentiva, così come i piedi e le gambe che vedeva ora sempre più chiaramente, erano di Franco e Anna.
    
    Era stesa ai loro piedi che, seduti sulle poltroncine, la stavano guardando ridendo ed evidentemente eccitati.
    
    Non riusciva a parlare perché in bocca aveva il piede di Anna che lo spingeva a fondo, ...
    ... eccitata, mentre Franco accarezzava il seno della moglie.
    
    Appena realizzato quanto stava accadendo, la sensazione fu quella del calcio alla bocca dello stomaco. Restò inebetita qualche attimo che le sembrarono ore, per poi reagire, svegliatasi del tutto e cercando di ritrarsi, trovando impossibile la cosa, in quanto incatenata con i polsi dietro la schiena e alle caviglie.
    
    Riuscì a liberarsi dal piede in bocca, stupita per una situazione che non comprendeva, non capiva.
    
    Gli ultimi ricordi erano di un ambiente tranquillo, sereno, amichevole. Poi il risveglio, nuda, incatenata in una evidente situazione di sottomissione.
    
    L’istinto era di ritrarsi mentre ancora la mente cercava di capire, trovando assurda ed impossibile la situazione.
    
    Alla sua reazione verbale seguì quella di Anna, che le diede in calcio nello stomaco ed uno sul viso, facendole molto male.
    
    Non fece nemmeno in tempo a riprendersi dallo shock del colpo più che dal dolore, che piovvero su di lei frequenti e forti colpi di frustino.
    
    Questi la destabilizzarono ulteriormente, non comprendendo il motivo e cosa fosse successo. Percepiva però sempre più che era in potere di quelle persone che tutt'altro erano tranne che amiche come inizialmente si erano dimostrate.
    
    "Stupida puttana, stai ferma e zitta”.
    
    Luisa arrivò a piangere, per dare sfogo alla situazione, per liberarsi da qualcosa che sentiva montare dentro e che contrastava con le catene che la legavano.
    
    “Non ti è ancora chiaro che ora sei ...