L'anniversario - Racconti Erotici

L'anniversario

... una stanza dove c’è un lettone rotondo con alcune coppie che scopano senza nessun pudore e, intorno, alcuni maschi nudi che assistono e si masturbano, esibendo dei cazzoni da paura.

Il clima erotico è torrido, impossibile restare inerti. Piero mi stringe a lui, comincia a palpeggiarmi, io faccio altrettanto sul suo cazzo. Mi sento eccitatissima. Nell’atmosfera del luci blu soffuse mi sfilano davanti le più diverse ed oscene sagome di maschi e femmine di diversa età. Arriva un uomo con il cazzo fuori, mi prende la mano per farselo toccare; mi palpeggia anche lui e mi struscia il suo cazzo sulle chiappe. Mio marito mi è vicino, eccitatissimo. Senza neppure parlarsi, si sincronizza subito con l’altro uomo; mi mette due dita nella fica e le agita vorticosamente, l’altro da dietro spinge il suo uccellone verso il mio ano. Comincio a colare, ma mi piego un tantino per facilitare la manovra dell’uomo che mi sta dietro: mi è venuta gran voglia di quel manganello duro e nodoso. Piero mi spinge verso un divano, mi metto carponi, a pecora, ingoiando subito il cazzo di mio marito, mentre lo sconosciuto ne approfitta per piazzarsi bene dietro e spingere dentro il mio sfintere il suo bastone. Mi sento letteralmente trivellata, sono ben aperta di culo, ma questo cazzone che mi sfonda è enorme. Sul più bello lo sfila, si gira e mi sborra in faccia, inondando occhi orecchie e capelli, mentre Piero in delirio di piacere mi viene in bocca.

Poi, a sorpresa, con fare molto educato, l’uomo ...

... prende delle tovagliette e mi dà una mano a ripulirmi. Nell’avvicinarsi lo guardo e lo riconosco: è Stefano, il collega di mio marito che gli ha dato questo indirizzo. Sembra anche lui sorpreso della circostanza, poi si fa riconoscere anche da Piero. C’è un filo di imbarazzo in tutti e tre, ma Stefano è bravo a rompere quell’atmosfera, si avvicina al mobiletto delle bevande e ci porta subito da bere, quindi ci invita a seguirlo in un a stanza meno affollata. Ci accomodiamo su un divanetto, lui ci spiega che frequenta da un po’ quel privè perché certe cose con la moglie non riesce a farle e quindi di nascosto viene qui a sollazzarsi e sfogarsi.

Ci chiede scusa per quanto è successo prima, ma mio marito gli risponde subito che non deve scusarsi: “Siamo venuti qui per passare qualche ora di allegria …. e ci è piaciuto molto trasgredire così …. Siamo appena arrivati, non ce ne andremo senza toglierci qualche altro sfizio”.

Stefano appare sollevato, ci propone di passare nelle altre sale, ce n’è per tutti i gusti. Ci fermiamo in quella più in fondo. Mi viene incontro una donna sui cinquant’anni, dalle forme prorompenti, indossa una vestaglietta tutta aperta e un tanga, oltre ad autoreggenti sgargianti. Senza dirmi nulla, mi schiocca un bacio e allunga la lingua in bocca. Non sono mai stata con una donna, ma debbo dire che quel bacio e le carezze insinuanti con cui infila le sue dita nella mia fica mi mettono addosso una frenesia sconosciuta. La sconosciuta mi attira in un ...