06 Diario segreto di un dirigente perbene – lo specchio sul soffitto (Sandra)
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Etero
Tradimenti
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
Continuavo a sentirmi con Sandra, anche se non regolarmente. Qualche sms, qualche breve telefonata ma nulla di più.Mi chiamò un pomeriggio, ad un’ora piuttosto insolita per lei– Possiamo vederci? Magari questo fine settimana?– Certo! Le risposi lieto dell’invito. Sono in Austria e rientro giovedì sera. Non è proprio il fine settimana ma se ti è possibile liberarti faccio in modo di essere a Brescia per l’ora di cena. Che dici?– Giovedì va bene, e anche l’ora. Così ceniamo insieme…ma devo rientrare prima di mezzanotte.– Come CenerentolaNon apprezzò la mia uscita.
Era molto seria quando si trattava di gestire i tempi per non insospettire il marito.
Arrivai in anticipo, avevo trovato meno traffico del previsto sul Brennero.
La aspettai al parcheggio del casello. Lasciò la sua macchina e salì sulla mia con una grossa borsa.– Hai prenotato da qualche parte? Sapevo che la regola era che il posto lo sceglieva lei.– no, ma so dove andare. Ho in mente una cosa speciale per teMi guidò lungo una serie di strade finchè non raggiungemmo un motel.– Entra qui. Prendiamo una stanza
Io in un motel non ci ero mai stato e anche solo l’entrata fu un’esperienza curiosa.
A partire dal tipo dietro il vetro che ti chiede se vuoi stare due ore, quattro o tutta la notte fino al parcheggio davanti all’ingresso della camera con le saracinesche che si chiudono e nascondono la macchina da sguardi indiscreti.Mi fece prendere una “superior”, che poi scoprii voleva dire che aveva anche un ...
... tavolo con due sedie.
Comunque il posto non era male e se non fosse stato per tutti quegli specchi, incluso quello gigante sul soffitto, e la tv che era già accesa su un film porno, poteva essere tranquillamente un hotel di quelli che avevo spesso frequentato in passato nelle periferie industriali delle grandi città, anonimi ma confortevoli.– Ti imbarazza questo posto?– No… più che altro mi incuriosisce. E mi sorprende che tu lo abbia scelto come ristorante.Stavolta rise
Cominciò ad estrarre cose dalla borsa enorme che si era portata dietro.
Mi aveva voluto preparare la cena, cucinando per me.
Ne fui davvero lusingato.
Aveva anche preso del vino-Se non ti offendi, però, al vino è giusto che ci pensi io.Accettò.Quando passo dal Trentino mi fermo sempre in un paio di cantine a fare rifornimento e avevo nel baule delle buone bottiglie prese da Endrizzi e del cioccolato artigianale aromatizzato ai frutti di bosco. Una delizia dei sensi.
Mangiammo chiacchierando, di tanto in tanto tenendoci la mano.
La bottiglia di Masetto Nero finì velocemente e mi ritrovai a tenere davanti alla sua bocca del cioccolato che lei succhiava dalle mie dita.Ridemmo tanto.Poi ci baciammo, lentamente ma con la voglia di assaggiarci.
Mi alzai in piedi e la portai verso il letto dove iniziai a spogliarla.Si vedeva che provava un po’ di imbarazzo, ma mi lasciò fare.
Mi fermai quando fu solo con gli slip e cominciai a spogliarmi io, rimanendo in boxer.
Salii sul letto.– Dai… vieni ...