1. Il prezzo della sottomissione (parte 8)


    Data: 23/08/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... stato solo nel privato, dove si consuma la propria intimità.
    
    Fu in quel momento che suo marito venne mandato a schiantarsi nell’auto dei propri desideri iniziali, non controllati e non fondati sulla coppia ma solo sul corpo e sull’eccitazione.
    
    Al momento quanto proposto (ordinato) dal Padrone le sembrava un gioco. Solo tempo dopo, a sue spese, avrebbe scoperto che loro erano un gruppo che condivideva le schiave da anni e che lei non era “nel gioco” ma era “il gioco”.
    
    Nel suo ruolo si sentiva esclusiva, parte di loro perché soddisfaceva quei desideri comuni benché contrastanti. Invece era la schiava del momento, il corpo del momento.
    
    Concordarono la data della sera dedicata al suo debutto quale schiava del gruppo di Niccolò e dei suoi amici. Anzi, i Padroni la concordarono e a lei la comunicarono solamente.
    
    Ormai lei aveva imparato ad essere disponibile a chiamata del Padrone.
    
    Non sapendo come Niccolò l’avrebbe voluta presentare al gruppo di amici nella sua nuova veste di schiava, si preparò di tutto punto, con un vestito eccitante e, come ormai da quasi un anno accadeva, senza intimo.
    
    Non disse niente a Giorgio, nemmeno che non sarebbe rientrata per dormire. Il Padrone non aveva fatto cenno di questo (non lo faceva mai) ma immaginava che i “festeggiamenti” sarebbero proseguiti fino a tardi e che non l’avrebbero lasciata andare presto, tanto più che era sabato sera.
    
    Appena entrata in casa di Niccolò dovette spogliarsi.
    
    Venne mandata a preparare la ...
    ... tavola per i Padroni. Le pietanze erano arrivate da un servizio di catering.
    
    Non si prese certo la briga di chiedere quanti coperti avrebbe dovuto sistemare. Chiese invece la funzione di quella gabbia in sala. Invece della risposta le arrivò uno schiaffo.
    
    “Prepara la tavola senza fare domande, schiava”.
    
    Schiava.
    
    Scoprì che da quella sera il suo nome nel gruppo sarebbe stato “schiava”.
    
    In privato l’avrebbero sempre chiamata così, anche se si trovavano in luoghi pubblici non sentiti da altri.
    
    Una schiava non fa domande, esegue e basta. Lei era una schiava, lo aveva voluto, era una sua pulsione e ci si era adagiata.
    
    Intanto il Padrone era andato a farsi la doccia e a prepararsi. Era molto elegante, come eleganti sarebbero stati gli altri amici (ora suoi Padroni). L’abbigliamento era ricco, ricercato.
    
    Le donne indossavano splendidi gioielli. Lei sarebbe stata nuda, evidenziando maggiormente la differenza di status e di ruolo.
    
    Questo l'avrebbe scoperto dopo. Intanto stava preparando per il divertimento dei Padroni, condannata a preparare lei stessa la scenografia delle sue torture.
    
    Al termine le venne ordinato di entrare nella gabbia, sulla cui porticina notò un lucchetto.
    
    Restò incerta e questo le costò un altro schiaffo ed una presa forte per i capelli da parte di Niccolò.
    
    “Se pensi di fare storie per ogni ordine che questa sera riceverai, hai fatto male i conti, schiava.
    
    Vedi di eseguire tutto e subito, senza tentennamenti, altrimenti per ...