La crociera 4 - Racconti Erotici

La crociera 4

... tuo marito non mi dispiace affatto!”

“Sergio non lo fa tanto spesso, lavora troppo … ma quando ci si mette è bravo…. Ernesto è un montone, mia cara!”

“Ahahah …. Anche lui è molto assorbito dal suo lavoro, ma a letto non mi fa lamentare”.

Gradualmente anche i mariti diventarono più disinvolti e cominciarono a scambiarsi battute:

“Sergio, hai una moglie che è una idrovora!.... mi ha svuotato tutto!”

“E che devo dire io della cavallona che mi sta scopando! …. Che fica la tua Veronica!”

“Vedi di non scaricarti tutto ….. chè a lei piace molto in culo!”

“Se è per quello anche Clelia ha un culo da favola… te lo raccomando!”

Se era questo il tenore delle conversazioni incrociate, è facile immaginare il prosieguo della nottata. Ad un certo punto, esaurito lo scambio di coppia, il letto diventò un carnaio con gli incroci più casuali e impensati. Esausti, si arresero al sonno a tarda notte. Quando le luci dell’alba penetrarono in cabina dagli oblò, si risvegliarono uno dopo l’altro. I due mariti erano distesi supini: Ernesto aveva il suo braccio destro allargato sul petto di Sergio e la mano adagiata sui suoi capezzoli; sopra di lui, in posizione rovesciata, aveva la fica di Clelia a portata di bocca e il cazzo imprigionata tra le tette di lei. Posizione parallela a quella di Sergio che poteva ammirare da vicino fica e culo di Veronica, mentre quest’ultima si era addormentata baciando la sua amica e si era risvegliata appunto con la sua bocca a pochi ...

... centimetri.

Quando furono tutti risvegliati ebbero come un sussulto: la notte e il giorno sono dimensioni nettamente diverse, quasi non si capacitavano che avevano potuto combinare quel gran bordello. Ci fu qualche momento di disorientamento, poi, come sempre, furono le signore a rompere il ghiaccio.

“Signori!”, cinguettò scherzosamente Veronica, “è stato bello…. ma ora si torna a casa …. e, come si dice, i sogni svaniscono all’alba!”

“Sì, abbiamo passato una settimana di follia”, le fece eco Clelia, “ma scordatevela subito!”

Visto il tono canzonatorio di quelle battute, anche i mariti si fecero sentire.

“Pensavo che mia moglie fosse una signora rispettabile”, osservò ridendo Ernesto, “ non potevo immaginare che fosse così troia!”

“Certo”, soggiunse Sergio, “ma non è colpa sua …. è che ha incontrato una troia matricolata come mia moglie!”

“Ehi ehi”, tagliò corto Clelia, “ma non vi vergognate di essere diventati due froci? …. Peccato che non ho potuto fare delle fotografie!”

“Eh… ho visto”, aggiunse subito Veronica, “ho visto come vi piaceva prenderlo in culo …. Guarda Ernesto, se ti piace tanto mi procuro uno strapon!”

Continuarono per un po’ a sfottersi così, senza smettere di palpeggiarsi e di leccarsi ancora. Ma l’approdo era vicino e Clelia e Sergio dovevano assolutamente rientrare nella loro cabina per prepararsi.

Quando scesero al porto e si incamminarono al parcheggio long term per recuperare le loro macchine erano tornati ad essere due coppie ...